Svizzera

Nell’agricoltura svizzera si fa sempre meno uso di pesticidi

Emerge da un rapporto annuale dell’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufag). Si stanno dimostrando efficaci le misure del piano d’azione del 2017

(Keystone)
21 settembre 2021
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Sempre più spesso gli agricoltori non ricorrono ai pesticidi per combattere le malerbe. È quanto emerge da un rapporto annuale pubblicato oggi dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), secondo il quale le misure varate dal Consiglio federale nel 2017 in un piano d’azione si stanno dimostrando efficaci.

Obiettivo del Governo era ridurre i rischi associati all’uso di prodotti fitosanitari e promuovere alternative sostenibili, ricorda l’UFAG in una nota odierna, precisando che ad oggi 29 delle 51 misure previste sono state introdotte.

Diversi interventi sono finalizzati a proteggere meglio le acque. Gli agricoltori sono per esempio sostenuti con programmi di incentivazione mirati per costruire piazzali di lavaggio conformi al diritto sulla protezione delle acque per evitare che pesticidi giungano nei corsi d’acqua o nel sistema fognario quando si pulisce l’attrezzatura.

Con la costruzione di circa 200 aree conformi, nel 2020 il numero di piazzali di lavaggio sostenuti finanziariamente è triplicato, si rallegra l’UFAG. Inoltre, solo l’anno scorso quasi 1000 irriratrici sono state equipaggiate con un sistema automatico di pulizia interna.

Le aziende agricole hanno inoltre costantemente intensificato la lotta meccanica alle malerbe. L’anno scorso il 21% delle superfici frutticole e viticole è stato gestito senza erbicidi e il 16% delle superfici coltive aperte senza erbicidi o rinunciandovi parzialmente. Ciò corrisponde a un aumento di quasi il 30% rispetto all’anno precedente.

All’inizio del 2021, anche le norme per la vendita di prodotti fitosanitari a utilizzatori non professionali sono state inasprite. Inoltre, il Consiglio federale ha inviato in consultazione criteri più severi per l’autorizzazione dei prodotti non a uso professionale.

La scorsa primavera le Camere federali hanno sancito per legge gli obiettivi del piano d’azione e hanno ampliato la base legale per la protezione delle acque superficiali e sotterranee.

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