La misura, valida per diverse attività al chiuso, è valida fino al 24 gennaio 2022 ma potrà esser revocata in anticipo se la situazione ospedaliera migliorerà
Entra in vigore oggi in Svizzera l'obbligo del certificato Covid per praticare numerose attività, come per esempio bere il caffè al bar o mangiare nei locali chiusi di un ristorante. La misura è stata decisa la settimana scorsa dal Consiglio federale per contrastare l'epidemia di coronavirus e far fronte a una situazione negli ospedali considerata tesa. Non sono però mancate le opposizioni.
Il governo considera che la percentuale di popolazione non immunizzata sia ancora troppo alta e che il ritmo di vaccinazione resta basso. A suo avviso sussiste quindi un pericolo di sovraccarico delle strutture sanitarie.
Il certificato Covid - che attesta l'avvenuta vaccinazione, la guarigione dalla malattia o il risultato negativo di un test - era già usato per discoteche e grandi manifestazioni. Ora è stato esteso a bar e ristoranti (solo all'interno), musei, biblioteche, zoo, palestre, piscine coperte, parchi acquatici, sale da biliardo, ma anche teatri cinema, manifestazioni sportive, cori, eventi privati come le feste di matrimonio.
Il pass potrà essere reso obbligatorio nelle università - molte lo hanno già fatto - ed è consentito anche l'impiego nel mondo del lavoro, se necessario per l'attuazione di misure di protezione adeguate. Finora però nessuna grande azienda o amministrazione pubblica l'ha introdotto, stando a quando riferito ieri dalla stampa domenicale. Si sta pensando invece a un suo utilizzo sulle piste da sci.
Le nuove restrizioni comporteranno però anche nuove libertà: alle manifestazioni in cui il pass è obbligatorio vengono infatti a cadere altre misure di protezione quali l'obbligo della mascherina. Gli ospiti di strutture o di manifestazioni che non saranno in regola rischiano 100 franchi di multa. I gestori sono passabili di sanzioni che vanno sino alla chiusura dell'esercizio. Per i controlli sono responsabili i cantoni. L'estensione dell'obbligo del certificato è limitata al 24 gennaio 2022: il Consiglio federale si riserva tuttavia la possibilità di revocare il provvedimento anzitempo se la situazione negli ospedali dovesse allentarsi.
La decisione del governo ha suscitato anche opposizione: negli scorsi giorni vi sono state manifestazioni in diverse località svizzere, che hanno visto scendere in piazza migliaia di persone. Un certo scetticismo nei confronti dell'autorità è testimoniato anche dalla quota dei vaccinati, che in Svizzera nel confronto internazionale è inferiore a quella di paesi simili.