La fondazione che gestiva il libretto di vaccinazione elettronico per conto dell'Ufsp ha evidenziato gravi carenze tecniche nella piattaforma, chiusa da maggio
Le carenze tecniche della Fondazione mievaccinazioni, che gestiva il libretto di vaccinazione elettronico per conto dell'Ufficio federale della salute pubblica (UFSP), sono state molto gravi. Lo afferma il preposto federale per la protezione dei dati Adrian Lobsiger nel suo rapporto finale.
"È risultato che le carenze tecniche erano davvero molto gravi e riguardavano l'intera offerta della piattaforma", ha detto oggi Lobsiger alla radio svizzero tedesca SRF. Gli utenti di lemievaccinazioni.ch dovrebbero poter recuperare i loro dati o cancellarli. Una soluzione praticabile è stata trovata, ha spiegato Lobsiger senza però dare dettagli.
Dal canto suo l'UFSP ha confermato all'agenzia Keystone-ATS che l'ufficio federale sta lavorando alacremente affinché si trovi una soluzione per restituire i dati agli utenti. Al momento non è però possibile fornire ulteriori indicazioni su quale sarà questa soluzione, che è ancora in fase di sviluppo.
Anche Sara Stalder, direttrice della Fondazione svizzero tedesca per i consumatori (SKS), ha spiegato oggi alla trasmissione "Espresso" della radio SRF che non è ancora stato chiarito come si potrebbero restituire i dati agli utenti. Ma almeno ora c'è un raggio di luce, ha aggiunto.
Lobsiger ha invece ribadito quanto affermato a fine giugno, quando le indagini non erano ancora terminate: la lezione da trarre è che il governo deve sentirsi altrettanto responsabile quando coopera con aziende private come se stesse elaborando i dati sanitari da solo, e deve quindi guardare attentamente cosa succede.
In maggio, la piattaforma (meineimpfungen.ch, mesvaccins.ch, lemievaccinazioni.ch, myvaccines.ch) è stata chiusa a causa di vulnerabilità nella sicurezza. Già alla fine di marzo - su impulso del periodico online "Republik" - si era venuto a sapere che i 450'000 dati di vaccinazione del sito, di cui 240'000 di persone vaccinate per il Covid-19, potevano essere manipolati. Di conseguenza, l'UFSP e l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza sono intervenuti. La piattaforma è quindi stata disattivata ed è stato avviato un procedimento contro gli operatori.