Svizzera

'Città parassite', l'Udc propone una riorganizzazione comunale

Il partito democentrista punta a indebolire il potere delle città: fra le proposte, nuovi capoluoghi cantonali e 'disaggregazioni' dei quartieri più ricchi

La Casa comunale di Zurigo
(Keystone)
9 settembre 2021
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"Le città parassite in mano ai rosso-verdi" vanno indebolite e chiamate alla cassa. È l'opinione dell'Unione democratica di centro (Udc), che oggi a Zurigo ha presentato un documento contenente una serie di richieste che vanno dalla scelta di nuovi capoluoghi cantonali a una riorganizzazione dei confini comunali.

Il documento concretizza quanto già detto dal presidente del partito Marco Chiesa nel suo discorso del primo d'agosto: l'Udc chiede "misure mirate" contro la "dannosa politica parassitaria" delle città. Il partito ritiene che i grossi centri urbani "freghino" la popolazione degli agglomerati e delle campagne, agendo con prepotenza e paternalismo. Gli abitanti delle città, infatti, ricevono dallo Stato molti più servizi di quelli che pagano con le loro tasse.

L'Udc chiede che si ridistribuiscano i ruoli di capoluogo cantonale: l'amministrazione dovrebbe andare al comune che dimostra di poter fornire questi servizi a basso costo. Per quanto riguarda il canton Zurigo ad esempio, invece della "faraonica città" si potrebbe ad esempio scegliere Uster. Inoltre il partito chiede l'introduzione di una "maggioranza distrettuale" per le votazioni: analogamente alla maggioranza dei cantoni richiesta a livello nazionale, bisognerebbe introdurre una maggioranza dei distretti a livello cantonale.

Per indebolire il potere delle città, l'Udc punta anche a diminuirne le dimensioni: andando contro la nuova tendenza delle fusioni, chiede che i comuni che sono recentemente stati incorporati vengano nuovamente "esclusi". Si tratta infatti di "quartieri" - che corrispondono all'area dell'ex comune - spesso finanziariamente più forti e dalla popolazione di un ceto superiore rispetto ai centri cittadini. I loro abitanti non dovrebbero più dover partecipare al finanziamento delle "idee sinistroidi" portate avanti dai centri. Il partito allude ad esempio al quartiere borghese di Seen (Winterthur) o a Schwamendingen (Zurigo), che potrebbero tornare a essere villaggi a sé stanti. Ma per arrivare a ciò bisognerebbe lanciare delle iniziative in questo senso.

In ogni caso il partito sottolinea di non voler scavare un fossato tra città e campagne e neppure di essere contro le città stesse e i loro abitanti, bensì di opporsi alle dannose politiche rosso-verdi che regnano nei centri urbani.

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