Pro Velo, Ata e altre organizzazioni hanno inoltrato alle Ffs e alla Cancelleria federale una petizione con 54mila firme
Berna – L'obbligo di prenotazione per il trasporto di biciclette sui treni non piace a oltre una dozzina di organizzazioni, tra cui Pro Velo Svizzera e l'Associazione traffico e ambiente (Ata). Mediante una petizione inoltrata oggi alle Ffs e alla Cancelleria federale (54mila circa le firme raccolte), chiedono all'ex regia di fare marcia indietro o, quantomeno, di migliorare l'attuale situazione.
La petizione contro quest'obbligo - che secondo gli avversari è di difficile applicazione e renderebbe il tutto anche più caro col rischio che il traffico lento si sposti in strada - è stata promossa all'inizio dell'anno. Tale condizione è in vigore da fine marzo per i treni Intercity.
Oltre a soprassedere da una tale condizione, le associazioni chiedono alle Ffs maggior spazio non solo per le biciclette, ma anche per passeggini, attrezzi sportivi e pacchi. Le Ffs, secondo gli autori della petizione, dovrebbero tener conto maggiormente dei bisogni degli utenti amanti della due ruote.
In una nota odierna, le Ffs giustificano l'entrata in vigore di quest'obbligo con la necessità di una migliore pianificazione. A ogni modo, i desideri dei ciclisti che viaggiano in treno vengono presi sul serio.
Nel corso del 2020, l'anno della pandemia, spiega l'ex regia, le Ffs hanno dovuto fare i conti con un boom di ciclisti-passeggeri: nei momenti caldi della giornata non tutte le bici hanno potuto essere trasportate. Per evitare questo inconveniente è stato introdotto l'obbligo di prenotazione.
Per l'anno corrente, le Ffs hanno quindi esteso l'offerta per il trasporto di biciclette creando in breve tempo 4mila posti - sottoposti a prenotazione - per chi si sposta con l'amata due ruote. Lungo le tratte maggiormente sollecitate il numero di "spazi" riservati alle bici è stato moltiplicato per tre. Ma le ferrovie non intendono fermarsi qui: vogliono creare ancora più posti per i ciclisti, senza però nemmeno dimenticare gli altri viaggiatori che necessitano anch'essi di maggior spazio.