Svizzera

Richiedente asilo si suicida in carcere, assolti i sorveglianti

L'accusa era di omicidio colposo. I quattro indagati sono stati però riconosciuti colpevoli di violazione del dovere di diligenza

(Keystone)
27 agosto 2021
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Quattro sorveglianti, tre uomini e una donna, del carcere Waaghof di Basilea sono stati assolti oggi dal tribunale penale cantonale dall'accusa di omicidio colposo in seguito alla morte per suicidio di una richiedente l'asilo dello Sri Lanka detenuta nella prigione renana nel 2018.

La procura aveva chiesto una pena detentiva con la condizionale tra i sette e i nove mesi per i tre uomini e una pena pecuniaria con la condizionale per la donna.

I quattro non sono però stati assolti da tutti i capi d'accusa. Sono stati infatti riconosciuti colpevoli di violazione del dovere di diligenza e condannati ad assumersi le spese delle indagini preliminari.

Secondo i giudici, i tre sorveglianti e la loro collega hanno mancato ai loro obblighi per prevenire la morte della richiedente l'asilo. Quest'ultima aveva tentato di suicidarsi nel carcere di Waaghof. Era poi morta successivamente all'ospedale universitario della città renana a causa delle ferite riportate.

La sua domanda di asilo era stata respinta nell'agosto del 2017 dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem). Quest'ultima aveva sottolineato come fosse Malta a doverla esaminare, primo Paese europeo nel quale era entrata.

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