Svizzera

L’iniziativa 99% è ‘anti-imprenditoriale’

Ampia alleanza dei partiti borghesi e dell’economia contro la proposta della Giso. Chiesa (Udc) si scaglia contro imporre ‘l’ideologia radicale’.

Si vota il 26 settembre
(Keystone)
19 agosto 2021
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Berna – Un’ampia alleanza, costituita dai partiti borghesi e da esponenti dell'economia, è scesa in campo oggi per combattere la cosiddetta "iniziativa 99%" della Gioventù socialista (GISO), che vuole tassare al 150% (e non più al 100%) una parte del reddito da capitale. Il testo, sottoposto a votazione il prossimo 26 settembre, è assolutamente "anti-imprenditoriale", sostengono gli oppositori.

Gli argomenti di questo comitato, composto di esponenti di UDC, PLR, Partito liberale, Alleanza del Centro, Verdi liberali (PVL) nonché economiesuisse - l'associazione che rappresenta, tra le altre, le grandi imprese elvetiche -, sono analoghi a quelli presentati lo scorso 10 agosto, in due conferenze stampa distinte, da un comitato economico e dal responsabile del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer.

La riforma colpirebbe principalmente le piccole e medie imprese (PMI), le start up, i proprietari di case, gli agricoltori e i piccoli investitori, ha indicato oggi in una conferenza stampa a Berna il comitato, secondo cui l'iniziativa - correttamente denominata "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale" - rappresenta una "truffa" che indebolisce le aziende.

GISO: più imposte per i più ricchi

La proposta di modifica costituzionale mira ad aumentare le imposte per i più ricchi in modo da sgravare i piccoli e medi redditi, ovvero, stando alla GISO, quelli del 99% della popolazione. Per assicurare una migliore distribuzione della ricchezza, l'iniziativa prevede un'imposizione del 150% della parte del reddito da capitale - come interessi, dividendi, utili sulle azioni o affitti (una volta dedotti i costi di manutenzione e gestione) - superiore a una soglia definita per legge e non precisata nel testo.

I particolari andrebbero appunto disciplinati nella norma d'applicazione. Per garantire che i piccoli risparmiatori non vengano danneggiati, i promotori dell'iniziativa evocano un importo esente dalla nuova imposta di 100'000 franchi. Fino a questo importo, il reddito sarebbe tassato normalmente, mentre l'importo superiore sarebbe tassato una volta e mezzo di più: 1 franco verrebbe così tassato come 1 franco e 50 centesimi.

Classe media penalizzata

"Abbiamo a che fare con un progetto che comporta notevoli rischi per la nostra economia e la nostra società", ha detto il presidente dell'UDC Marco Chiesa. "Ancora una volta, i giovani socialisti vogliono imporre la loro ideologia radicale alla classe media".

Contrariamente a quanto affermato dalla GISO, se l'iniziativa venisse adottata, non sarebbero i più ricchi a dover pagare, ma la classe media, la popolazione rurale e le PMI, ha sostenuto il consigliere agli Stati ticinese.

Agricoltori chiamati alla cassa

"Anche gli agricoltori sono imprenditori", ha aggiunto il consigliere nazionale del Centro Thomas Rechsteiner. Quando i contadini cederanno le loro fattorie, il prezzo della cessione aumenterà per via della nuova tassa. "La stabilità della fiscalità è una necessità per le imprese. A mio parere, questa iniziativa scritta male lascia troppe domande senza risposta", ha affermato il deputato di Appenzello Interno.

Gli ha fatto eco il consigliere nazionale liberale radicale Christian Lüscher: "Durante i miei quattordici anni in parlamento, non ho mai letto un testo d'iniziativa così mal formulato". Con le ambiguità che comporta, l'iniziativa potrebbe anche essere "un pericolo per i proprietari di case", ha detto il ginevrino. La vendita della propria proprietà potrebbe essere colpita dalla nuova tassa. "Sarebbe un massacro".

Protezione del clima invece di tasse

Dal canto suo, il vicepresidente del PVL Michel Matter ha sostenuto che gli investimenti delle imprese nella protezione del clima sarebbero rallentati con l'adozione dell'iniziativa. "Se venisse riscossa una tassa supplementare, ci sarebbero meno investimenti in misure climatiche assolutamente necessarie", ha dichiarato il consigliere nazionale ginevrino.

Infine, Monika Rühl, direttrice di economiesuisse, ha sostenuto che l'adozione dell'iniziativa renderebbe anche più difficile la cessione delle aziende. "Dato che con la nuova tassa le acquisizioni di imprese diventeranno più costose, gli imprenditori, per lo più giovani, dovranno indebitarsi ancora di più e potrebbero veder fallire i loro progetti".

In realtà, con un tale testo d'iniziativa, non è possibile stabilire chi potrebbe essere colpito dall'aumento delle tasse. "Avremo un enorme problema politico con un'iniziativa popolare così vagamente formulata", ha detto Rühl. "In realtà non sappiamo nemmeno su cosa stiamo votando".

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