Svizzera

Ginevra chiama Berna: ‘Accogliamo i rifugiati’

La città sede della Croce Rossa spinge per istituire al più presto una procedura facilitata d'ingresso per chi fugge dall'Afghanistan

La sede della Croce Rossa internazionale (Keystone)
18 agosto 2021
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La Città di Ginevra si dice favorevole ad accogliere rifugiati afgani in pericolo. Chiede alla Confederazione di istituire immediatamente una procedura facilitata che permetta loro di beneficiare in un primo tempo di un visto umanitario.

"La Svizzera deve agire con urgenza perché le persone che fuggono dal loro paese possano trovare una terra d'asilo", ha indicato stamane la Città di Ginevra. La Svizzera, fiera della sua tradizione di ospitalità, sede di numerose organizzazioni internazionali e patria della Croce Rossa, non può rimanere a guardare mentre una terribile tragedia si consuma in Afghanistan, si legge nel comunicato.

Secondo la città bisogna agire rapidamente, ne dipende la sicurezza di migliaia di persone minacciate dalla presa di potere dei talebani "che non considerano le donne uguali agli uomini, impongono la sharia come unica legge, non rispettano le minoranze religiose e minacciano l'equilibrio di una regione strategica del mondo".

Ginevra accoglie positivamente il fatto che la Confederazione abbia sospeso le espulsioni, ma richiede di riesaminare le decisioni di rifiuto d'asilo. Fa infatti parte dell'Alleanza di città e comuni che si impegnano ad accogliere più rifugiati in Svizzera.

Il Consiglio federale ha indicato oggi che la situazione in Afghanistan è attualmente troppo instabile per considerare di accogliere i rifugiati. La priorità per ora è quella di sfollare gli impiegati locali, le cui vite potrebbero essere a rischio.

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