Svizzera

La Sem vuole togliere la nazionalità a terrorista ginevrino

Avviata una procedura di revoca del passaporto nei confronti di un 33enne condannato in Marocco. L’uomo potrebbe cominciare uno sciopero della fame.

Il 33enne è stato condannato nel 2019 in Marocco
(Keystone)
7 luglio 2021
|

Berna – La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha avviato una procedura di ritiro della nazionalità a un Ginevrino imprigionato in Marocco. L'uomo era stato condannato nel 2019 a cinque anni di prigione per terrorismo.

Il Ginevrino, un informatico di 33 anni, era stato arrestato a Temara, nei pressi della capitale Rabat, durante un'ondata di fermi susseguente la decapitazione di due giovani turiste scandinave a metà dicembre del 2018, mentre le due donne si trovavano in gita lungo la catena montuosa dell'Atlante.

L'uomo aveva ricevuto una mail da uno dei 24 uomini perseguiti per il doppio omicidio, un cittadino svizzero e spagnolo poi condannato a 20 anni di prigione.

La moglie ‘scioccata’

"Siamo molto scioccati. Togliere la nazionalità a qualcuno è un'azione molto violenta", ha dichiarato stasera la moglie del Ginevrino alla RTS durante il telegiornale. L'uomo, cui è stato negato il trasferimento in Svizzera, sta pensando a uno sciopero della fame per far valere le sue ragioni.

Inizialmente l'informatico era stato condannato a 10 anni di reclusione, ma la sua pena è stata poi dimezzata. Un tribunale marocchino ha confermato invece in appello, nell'ottobre 2019, la condanna a morte di tre uomini per l'omicidio delle giovani turiste.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE