Svizzera

Giornata dei rifugiati, verranno letti i nomi delle vittime

L'obiettivo dell'evento è quello di informare e sensibilizzare sulle difficoltà incontrate dai profughi per riunirsi con i propri cari

(Keystone)
19 giugno 2021
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I nomi di oltre 44'000 vittime della "fortezza Europa" dal 1993 saranno letti domani a Neuchâtel, in occasione della Giornata dei rifugiati. Si tratta di uno degli eventi previsti nel week-end in diverse città svizzere a questo proposito.

Giunta alla sua 41esima edizione, sarà celebrata sotto lo slogan, definito dall'Organizzazione svizzera d'aiuto ai rifugiati (Osar), "Vivere insieme è un diritto. Anche per le famiglie rifugiate". L'obiettivo è informare e sensibilizzare sulle difficoltà incontrate dai profughi per riunirsi con i propri cari, scrive la Cancelleria del canton Neuchâtel in un comunicato.

Le condizioni di accesso al ricongiungimento familiare sono infatti sempre più severe. "Dopo anni di separazione e di attesa, le famiglie scelgono di affrontare viaggi pericolosi per raggiungere l'Europa, nella speranza di ritrovare un congiunto, un parente, un figlio o per scappare a guerre e persecuzioni", si legge nella nota.

"La crisi del coronavirus ha ribadito fino a che punto sia importante la prossimità fra esseri umani", aggiunge da parte sua sul proprio sito web l'Osar. Numerosi rifugiati si inquietano costantemente della sorte dei parenti e vorrebbero rivederli. "Questa separazione disumana rende l'integrazione più difficile", lamenta l'organizzazione, che si impegna per facilitare questo processo e sopprimere le restrizioni.

Tornando all'iniziativa neocastellana, dall'inizio degli anni '90 più di 44'000 persone sono morte tentando la fuga in direzione dell'Europa, evidenzia la Cancelleria. Stando alle cifre dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, finora nel 2021 il Mediterraneo ha già fatto oltre 800 vittime.

Intanto a Losanna una quindicina di giovani migranti - provenienti soprattutto dall'Afghanistan - ha disegnato un graffito gigante con la scritta "Never give up" (non arrenderti mai) sulla Place de l'Europe. Il progetto è stato avviato dall'Aiuto delle Chiese evangeliche della Svizzera (Aces).

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