Svizzera

Berna propone la revoca dell'obbligo di mascherina all'aperto

Fra gli altri allentamenti in consultazione per l'entrata in vigore il 28 giugno, l'abolizione del numero massimo di persone al tavolo nei locali all'aperto

(Ti-Press)
11 giugno 2021
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Revoca dell'obbligo della mascherina all'aperto e sul posto di lavoro, aumento del numero di persone consentito per tavolo nei ristoranti e riapertura delle discoteche, ma solo per chi è in possesso di un certificato COVID. Sono le misure che intende adottare il Consiglio federale il prossimo 28 giugno e inviate oggi in consultazione. La decisione definitiva sarà presa il 23 giugno.

I nuovi allentamenti, spiega il governo, si giustificano con il buon andamento della campagna vaccinale e l'evoluzione positiva della situazione pandemica: il numero di nuovi casi, di ospedalizzazioni e l'occupazione dei letti in terapia intensiva sono in netto calo. "La luce in fondo al tunnel si avvicina", ha detto il presidente della Confederazione, Guy Parmelin, in conferenza stampa.

Il miglioramento della situazione è dovuto alla prudenza della popolazione e alla campagna di vaccinazione, ha aggiunto il ministro della sanità Alain Berset. Oggi, se si considerano solo gli adulti, i completamente vaccinati sono il 31% della popolazione, quelli che hanno ricevuto la prima dose sono il 50%. Nelle prossime tre settimane, ha proseguito il consigliere federale, arriveranno in Svizzera altre 2 milioni di dosi, mezzo milione delle quali già domani.

Spiegando nel dettaglio la nuova fase di allentamento delle restrizioni, Berset ha detto che il ricorso al certificato COVID è un elemento importante. Tale documento può essere rilasciato a chi è vaccinato, si è fatto testare (con risultato negativo) o si è ammalato di Covid ed è guarito.

Per le grandi manifestazioni e le discoteche, il possesso di un certificato COVID sarà obbligatorio. Limitando l'accesso alle persone in possesso del documento, gli organizzatori di manifestazioni con meno di 1000 persone, le strutture sportive, culturali e per il tempo libero e i ristoranti potranno allentare le misure di protezione. Il certificato COVID non potrà essere impiegato nei trasporti pubblici, nel commercio al dettaglio e negli eventi privati.

Giù la maschera

Uno dei passi più significativi in vista di un progressivo ritorno alla normalità è la fine dell'obbligo di portare una mascherina nelle aree esterne delle strutture accessibili al pubblico, come strutture per il tempo libero, stazioni ferroviarie, fermate del bus, così come sui ponti esterni dei battelli e sulle seggiovie.

Non ci sarà neppure più l'obbligo federale di indossare una mascherina nelle scuole post-obbligatorie (livello secondario II). Le regole per licei, scuole specializzate e professionali torneranno a essere di competenza dei cantoni.

L'obbligo generale della mascherina sarà revocato anche sul posto di lavoro, ha precisato Berset. Saranno i datori di lavoro, responsabili della protezione dei loro dipendenti, a decidere dove e quando sarà necessario indossarla. L'obbligo rimarrà dove la distanza non può essere mantenuta, come nei ristoranti e nei negozi.

Le disposizioni sul telelavoro - ossia la trasformazione dell'obbligo in raccomandazione per le aziende che fanno test una volta alla settimana - rimangono invece immutate. "È ancora troppo presto procedere a un allentamento, il rischio di contagio al chiuso è ancora presente", ha spiegato Berset.

Ristoranti: 6 dentro, nessun limite fuori

Per quel che concerne i ristoranti, all'interno potranno sedersi a uno stesso tavolo sei persone, invece delle attuali quattro. Resterà in vigore l'obbligo di consumare stando seduti e di indossare la mascherina, ma solo per gli spostamenti.

Sulle terrazze all'aperto non ci saranno invece più limiti per i gruppi di ospiti. Si potrà inoltre consumare stando in piedi. Ma bisogna evitare di mescolare tra di loro più gruppi di avventori, ha precisato Berset evocando anche l'Europeo di calcio che inizia oggi. I dati degli avventori dovranno continuare ad essere registrati.

In discoteca col certificato

Dal 28 giugno potranno finalmente riaprire anche le discoteche e le sale da ballo. Il Consiglio federale ha però posto due condizioni: per accedervi si dovrà essere possesso di un certificato COVID valido e la capienza massima è stata fissata a 250 persone. Non sarà obbligatorio indossare la mascherina.

Grandi manifestazioni solo col certificato

Il certificato COVID sarà anche necessario per poter accedere alle grandi manifestazioni, che saranno consentite da luglio. Il numero massimo di partecipanti ammessi sarà di 3000 al chiuso e 5000 all'aperto, indipendentemente dall'obbligo o meno di stare seduti. Sarà inoltre consentito in ogni caso l'utilizzo di due terzi della capienza e l'obbligo della mascherina sarà limitato a chi si muove al chiuso.

Per gli organizzatori di manifestazioni che non vogliono o possono richiedere il certificato COVID vigono dei limiti più severi. Se il pubblico è seduto - come al cinema, a teatro o alle partite di calcio - saranno consentiti 1000 spettatori. Se invece i presenti si muovono - come ai matrimoni o ai concerti senza posti a sedere - saranno autorizzati al massimo 250 partecipanti.

Potrà essere utilizzata fino a metà della capienza del luogo. Questi limiti varranno sia al chiuso (con obbligo di mascherina) che all'aperto. Le manifestazioni di ballo resteranno vietate. Per le consumazioni vigeranno regole specifiche secondo la situazione.

Per eventi in strutture accessibili al pubblico sarà consentito quanto già autorizzato nella sfera privata: se nella cerchia familiare e di amici si incontreranno non più di 30 persone al chiuso o 50 all'aperto, si potrà rinunciare a misure di protezione, per esempio all'uso della mascherina, al rispetto della distanza prescritta o all'obbligo di stare seduti a una festa di compleanno in un ristorante.

Sport: revocate limitazione numero partecipanti

Altra novità: per la partecipazione ad attività sportive di gruppo saranno revocati i limiti di rispettivamente 50 persone all'aperto e quattro al chiuso. All'interno resterà obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza. In caso contrario, ad esempio negli sport di squadra o nelle prove con strumenti a fiato, vigerà una limitazione della capienza a dieci metri quadrati per persona.

Più clienti nei negozi, riaprono parchi acquatici

Un allentamento delle limitazioni della capienza è previsto anche per negozi, strutture per il tempo libero e impianti sportivi. Nei locali in cui si può indossare la mascherina basteranno quattro metri quadrati per persona.

Dove non è possibile indossare la mascherina protettiva, per esempio nelle piscine coperte, andranno invece calcolati dieci metri quadrati per persona. Questa disposizione permetterà di riaprire i parchi acquatici.

Test anche nei negozi

Dal 28 giugno i test fai-da-te saranno disponibili, a pagamento, anche nelle drogherie e nel commercio al dettaglio. Quelli gratuiti saranno disponibili solo in farmacia e solo per chi non è vaccinato o non ha mai contratto il virus.

 

Decisione sulla durata dell’efficacia della vaccinazione

Stando a diversi studi, la durata della protezione garantita dai vaccini omologati in Svizzera è molto probabilmente superiore a sei mesi. Sulla base della valutazione della Commissione federale per le vaccinazioni, il 23 giugno il Consiglio federale prenderà una decisione in materia. La decisione è importante per diverse regolamentazioni, in particolare per il certificato COVID.

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