Svizzera

Allevatore argoviese condannato per maltrattamento animali

Recidivo, teneva pecore, capre e polli, cani e gatti in condizioni limite. Trovate mangiatoie ricolme di letame. Otto mesi di reclusione sospesi e pena pecuniaria.

L'accusa aveva chiesto dieci mesi di reclusione (immagine d'archivio)
26 maggio 2021
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La giustizia argoviese ha condannato oggi un allevatore di pecore, capre e polli a otto mesi di reclusione sospesa con la condizionale e a una pena pecuniaria. La corte lo ha dichiarato colpevole di negligenza deliberata. Il 59enne svizzero, recidivo, teneva il bestiame e due cani e tre gatti nella sua fattoria a Oftringen (Ag). Nel febbraio 2020, la polizia aveva scoperto animali morti, anche in stato di decomposizione, e altri in pessime condizioni. Pecore e capre erano tenute in un recinto senza strutture per una corretta alimentazione. Le loro mangiatoie erano parzialmente riempite di letame.

La difesa ha ammesso che il cinquantenne ha violato la legge sulle epizoozie e le norme sull'allevamento degli animali. Il legale ha chiesto l'assoluzione dalle altre accuse, ma senza successo. Alla fine, il tribunale distrettuale di Zofingen (Ag) ha dichiarato l'imputato colpevole di negligenza deliberata nel trattamento degli animali, di uccisione di animali con conseguente sofferenza e di violazione delle norme di allevamento e della legge sulle epizoozie. Oltre alla pena detentiva sospesa, l'accusato deve anche pagare 140 aliquote giornaliere da 60 franchi e una multa di 3mila franchi. L'accusa aveva chiesto dieci mesi di prigione.
 
 

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