Svizzera

Matrimonio per tutti e Iniziativa 99%, si vota il 26 settembre

Al voto l'iniziativa che mira ad aumentare le imposte per i più ricchi e l'estensione delle disposizioni sul matrimonio anche a persone dello stesso sesso

(Keystone)
19 maggio 2021
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Due sono gli oggetti su cui si esprimerà il Sovrano il prossimo 26 settembre: l'iniziativa popolare "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale (Iniziativa 99%)" e la modifica del Codice civile che introduce il matrimonio per tutti.

L'iniziativa

La proposta di modifica costituzionale, presentata da Gioventù socialista, mira ad aumentare le imposte per i più ricchi in modo da sgravare i piccoli e medi redditi, ovvero il 99% della popolazione. Per assicurare una migliore distribuzione della ricchezza, l'iniziativa prevede una imposizione del 150%, invece del normale 100%, per la parte di reddito da capitale - dividendi, guadagni da interessi o affitti dedotti i costi di manutenzione e gestione - superiore a una soglia definita per legge e non precisata nel testo.

I particolari andrebbero disciplinati dalla legge. Per garantire che i piccoli risparmiatori non vengano danneggiati dall'iniziativa si vuole introdurre un importo esente di 100 mila franchi. Esonerati dalla maggiore tassazione sarebbero anche le pensioni assicurate dal primo e dal secondo pilastro.

Stando a Gioventù socialista, dai 5 ai 10 miliardi di franchi potrebbero essere redistribuiti, grazie ai contributi dell'1% dei più facoltosi. Questa somma potrebbe servire per ridurre l'imposizione delle persone che dispongono di bassi o medi salari, finanziare prestazioni sociali come asili nido e sussidi all'assicurazione malattia o alla formazione.

Governo e Parlamento, ad eccezione della sinistra, chiedono la bocciatura dell'iniziativa. Dal loro punto di vista in Svizzera l'imposizione fiscale è già relativamente elevata e inoltre esiste già una considerevole ridistribuzione. I contrari paventano inoltre il rischio che i contribuenti più facoltosi lascino il nostro Paese o non vi si insedino.

Codice civile

La revisione del Codice civile denominata "Matrimonio per tutti" è stata approvata dal Parlamento lo scorso dicembre, dopo un percorso durato sette anni. Il progetto include anche la possibilità per le coppie lesbiche di accedere alla donazione di sperma.

Le grandi linee del disegno di legge prevedono che le attuali disposizioni che regolano il matrimonio si applichino in futuro anche a quello fra persone dello stesso sesso. Di conseguenza, non sarà più possibile costituire nuove unioni domestiche registrate.

I partner che hanno contratto un'unione domestica registrata, qualora questa revisione dovesse entrare in vigore, potranno comunque continuare a restare vincolati da tale istituto giuridico. Allo stesso tempo, chi lo desidera potrà convertire l'unione domestica in matrimonio senza inutili ostacoli burocratici.

Contro la revisione del Codice civile comitati apartitici con rappresentanti soprattutto di UDC e Unione democratica federale (UDF) hanno lanciato il referendum. Gli oppositori sono infastiditi soprattutto dal fatto che le novità verrebbero applicate senza alcuna modifica della Costituzione. Oltre a questo, trovano la donazione di sperma per coppie lesbiche "legalmente e moralmente dubbia".

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