Svizzera

Materiale radioattivo nei vecchi aerei militari

'Si può escludere un pericolo per la salute a condizione che non si proceda a un intervento meccanico sul propulsore', dichiara l'esercito

In servizio tra il 1968 e il 1987 (foto: 46aviation)
5 maggio 2021
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Nei propulsori dei velivoli militari storici del tipo C-3605 è stato scoperto materiale radioattivo. Lo rende noto l'esercito, precisando che se queste componenti vengono trattate in modo corretto, non sussiste alcun pericolo per la salute. Gli aerei, in servizio tra il 1968 e il 1987, sono stati venduti all'asta senza che le autorità sapessero della presenza di componenti soggette a licenza. Tutti i proprietari e i musei conosciuti sono stati informati, prosegue la nota, precisando che è stata offerta la possibilità di smaltire i propulsori in modo appropriato a spese della Confederazione.

La scoperta è avvenuta durante controlli di routine effettuati nell'autunno del 2020 presso un'azienda di smaltimento. Allora è venuto alla luce materiale leggermente radioattivo proveniente da un propulsore a turboelica T53-L-7A di un velivolo C-3605. Un gruppo di lavoro comprendente specialisti delle autorità competenti della Confederazione ha poi svolto accertamenti approfonditi.

“È possibile escludere un pericolo per la salute dovuto alla radioattività, a condizione che non si proceda a un intervento meccanico sul propulsore”, sostiene l'esercito. Dagli accertamenti è emerso che il produttore ha fatto uso di torio naturale radioattivo per garantire la resistenza alle alte temperature di parti del propulsore. Le analisi effettuate hanno inoltre rivelato che nell'abitacolo di tali velivoli venivano montati strumenti contenenti vernici luminescenti radioattive.

In virtù dell'attuale ordinanza sulla radioprotezione, sia i propulsori che gli strumenti richiedono una licenza per la manipolazione rilasciata dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Per tale ragione, in questi giorni l'esercito ha informato gli attuali proprietari e detentori in merito a questi risultati, offrendo il proprio appoggio per il trattamento o per lo smaltimento delle componenti leggermente radioattive. Entro la fine di giugno gli interessati possono scegliere di eliminare queste componenti o di conservarle chiedendo un'autorizzazione.

Nel 1987 sono stati venduti all'asta complessivamente 28 propulsori. Si trovano in 10 aerei in Svizzera e in 10 all'estero (Germania, Francia, Regno Unito e USA), presso proprietari privati o musei. In due aerei all'estero, i propulsori T53 sono stati sostituiti con motori a pistoni. Nonostante le ricerche, finora non è stato possibile determinare i proprietari o i detentori di 4 propulsori.

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