I giovani (dai 15 ai 24 anni) dovranno rispondere di sommossa e di violenza o minaccia contro le autorità
Undici giovani fra i 15 e i 24 anni d'età saranno denunciati in relazione al raduno non autorizzato di circa 300 studenti avvenuto lo scorso primo aprile sulla Place de la Planta a Sion. Dovranno rispondere di sommossa e di violenza o minaccia contro le autorità. Stando a una nota della polizia cantonale vallesana, all'origine del raduno c'è un ragazzo di 18 anni che “ha ammesso di aver lanciato una sfida che consisteva nel farsi tatuare i castelli del capoluogo se fosse riuscito a riunire più di 600 persone”.
Il giovane ha riconosciuto di aver violato l'ordinanza Covid-19 e sarà denunciato al Ministero pubblico. Saranno inoltre deferiti all'autorità giudiziaria anche altri dieci giovani fermati nel corso del raduno. Tutti rischiano “pene detentive fino a tre anni o sanzioni pecuniarie, e nel caso dei minorenni delle prestazioni personali (sotto forma di un lavoro di utilità pubblica o di sessioni di sensibilizzazione, ndr.) o multe”.
Nel tardo pomeriggio di giovedì primo aprile, all'inizio delle vacanze scolastiche di Pasqua, la polizia era intervenuta nel capoluogo vallesano per disperdere l'assembramento. Dopo un primo contatto della polizia regionale con gli studenti era dovuta intervenire la polizia cantonale, che ha fermato alcuni giovani che hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine.