Svizzera

La polizia ha sgomberato la collina di Mormont

Lanciata nel pomeriggio l'offensiva nel canton Vaud: nel mirino gli ambientalisti che da ottobre protestano contro il progetto di Holcim

Una fase dello sgombero (Keystone)
30 marzo 2021
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È stata fatta evacuare la collina di Mormont, nel canton Vaud. La polizia ha fatto sgomberare gli attivisti ambientalisti che occupavano il sito dallo scorso ottobre in segno di protesta contro il progetto di ampliamento di una cava di Holcim.

Alle 15 la polizia è entrata nel quartier generale dei militanti. Sono stati operati una trentina di fermi e decine di controlli d'identità. Sul posto c'è ancora una dozzina di persone, sui 200 presenti inizialmente.

Secondo un inviato di Keystone-Ats, circa 150 poliziotti in assetto antisommossa sono stati impiegati nell'evacuazione. Decine di attivisti hanno cercato di sfuggire all'arresto salendo sul tetto del loro quartier generale e rifugiandosi sugli alberi.

L'area era stata recintata per impedire ai sostenitori di unirsi alla protesta. Secondo la polizia, l'operazione si è svolta senza violenza. Verso mezzogiorno ci sono stati scontri isolati: i militanti hanno lanciato pietre e oggetti pirotecnici contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Operazioni iniziate all'alba

La polizia era arrivata in forze sul posto intorno alle 6. Verso le 7.30 ha intimato ai militanti di abbandonare il sito entro mezz'ora, ma nessuno ha ottemperato. L'operazione di sgombero è iniziata poco dopo. Sul sito erano presenti, oltre agli agenti, un camion dei pompieri e gli osservatori inviati dal governo vodese. Per tutto il giorno, gli agenti hanno dovuto rimuovere barricate e ostacoli sulla strada. A fine pomeriggio decine di tende abbandonate, striscioni e spazzatura giacevano sulla collina.

Sia Holcim che il comune di La Sarraz hanno intrapreso azioni legali per cacciare gli attivisti dal sito. Questi ultimi hanno cercato di fare appello, ma senza successo. Sapendo che la loro partenza forzata si avvicinava, gli occupanti della cosiddetta Zad (zone à défendre, zona da difendere) hanno lanciato un appello nei giorni scorsi a unirsi a loro. Per complicare il compito della polizia, hanno anche costruito barricate, amache e case sugli alberi.

Il sostegno alla Zad è cresciuto negli ultimi giorni e venerdì oltre 1'000 persone hanno manifestato a Losanna. Anche il mondo politico si è mobilitato: una mozione è stata presentata al Gran Consiglio e una lettera aperta firmata da quasi 130 eletti è stata inviata al governo vodese. La consigliera di Stato Béatrice Métraux, responsabile dell'ambiente e della sicurezza, ha incontrato la settimana scorsa una delegazione di "zadisti" ma senza risultato.

La prima ZAD svizzera è stata creata il 17 ottobre sulla collina di Mormont nel sito dove Holcim vuole espandere la sua cava. Il progetto è ancora oggetto di un ricorso al Tribunale federale.

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