Svizzera

Swissmedic, 'Effetti secondari vaccini restano limitati'

L'esame effettuato sugli effetti indesiderati non ha rilevato alcun nuovo problema

(Keystone)
26 marzo 2021
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L'esame effettuato da Swissmedic sugli effetti indesiderati dei vaccini contro il Covid-19 non ha rilevato alcun nuovo problema di sicurezza e non modifica affatto il rapporto rischi-benefici dei due vaccini utilizzati (Pfizer/BioNTech e Moderna). Lo indica oggi Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, precisando che ha analizzato 862 notifiche di sospette reazioni avverse di medicamenti in relazione alle vaccinazioni contro il coronavirus in Svizzera.

Tali notifiche confermano il profilo di effetti collaterali noto dagli studi di omologazione e menzionato nell'informazione sui farmaci. Delle 862 notifiche, 460 si riferiscono al vaccino di Pfizer/BioNTech e 393 a quello di Moderna. In 9 casi non è stato specificato il vaccino, precisa Swissmedic nella nota.

La maggior parte delle notifiche, ossia 599 (69,5%), è stata classificata come non grave, mentre 263 (30,5%) sono state le dichiarazioni di casi gravi. Si tratta di persone che sono state trattate in ospedale o di reazioni che sono state considerate clinicamente significative per altri motivi. Nella maggior parte dei casi le persone colpite non hanno però corso alcun pericolo.

Le reazioni più frequenti segnalate nei casi classificati come gravi sono state: febbre (38), dispnea (25), ipersensibilità, (19) reazioni anafilattiche (9), infezione da COVID-19 (16), vomito (12), vertigini (12), cefalea/emicrania (17) e herpes zoster (8).

La maggior parte delle notifiche riporta più di una reazione (complessivamente 2154 reazioni nelle 862 notifiche, ossia una media di 2,5 reazioni per ciascuna dichiarazione).

Per quanto riguarda il sesso, le notifiche riguardavano in gran parte le donne (67,9%), il 28,2% gli uomini, mentre in alcune dichiarazioni (3,9%) non è stato indicato il genere. Le persone colpite avevano in media 64,4 anni (fascia d'età 16-101), di questi il 42,7% aveva un età pari o superiore ai 75 anni.

Nei casi classificati come gravi (263) l'età media era di 70,6 anni, mentre nei casi notificati in relazione temporale con i decessi (37) era di 83,8 anni.

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