Svizzera

In Svizzera decessi e ricoveri stabili su base settimanale

Effettuato il 18% di test in più con conseguente aumento dei casi positivi. Incidenza in Ticino elevata ma sostanzialmente stabile

(Keystone)
25 marzo 2021
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Ricoveri ospedalieri e decessi, su base settimanale, rimangono pressoché invariati nella Confederazione. È quanto indica il Rapporto sulla situazione epidemiologica in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein pubblicato oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che si riferisce alla settimana 11 del 2021, dal 15 al 21 marzo scorsi.

Nel periodo in esame il numero di test è aumentato del 18%, attestandosi a 231'275 in sette giorni. Ne consegue un incremento del numero di casi positivi che rispetto alla settimana 10 sono passati da 8'803 a 10'481 (+19,1%). Il cambio di strategia da parte del Consiglio federale - da lunedì 15 marzo i costi dei test anche per gli asintomatici sono assunti dalla Confederazione - ha dunque portato a una logica progressione del numero di tamponi effettuati.

Stando al consueto rapporto settimanale dell'UFSP, la quota di varianti fra i campioni analizzati è stata del 79,5%. La variante B.1.1.7 - quella inglese - è di gran lunga la più frequente.

Decessi e ricoveri

Dal 15 al 21 marzo si sono registrati 55 decessi - due in Ticino, uno nei Grigioni - legati al coronavirus, contro i 59 della settimana precedente.

Delle 9'254 persone decedute dall'inizio dell'epidemia per le quali sono disponibili informazioni complete (ovvero il 97% del totale), il 97% soffriva già di almeno un'altra malattia, in particolare ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e diabete. In maggioranza, le persone decedute avevano più di 80 anni ed erano uomini, indica l'UFSP, precisando che l'età mediana (il 50% ha un'età superiore, il 50% inferiore) delle vittime si attesta oltre gli 84 anni.

Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, per la settimana 11 ne sono stati dichiarati 295, contro i 265 (poi aggiornati a 311) di sette giorni prima. Tuttavia, nota l'UFSP, "date le dichiarazioni tardive ancora attese, il dato indica un aumento del numero di ricoveri". Il numero medio di pazienti ricoverati per Covid-19 in un reparto di cure intense - 168 - è invece invariato rispetto alla settimana precedente. Nella settimana in esame l'età mediana delle persone ricoverate in ospedale era di 64 anni.

Incidenza in Ticino piuttosto stabile

A livello regionale, dalle tabelle dell'UFSP il Ticino si colloca fra i Cantoni con l'incidenza più elevata, con i nuovi casi su 100'000 abitanti che sono passati dal 143,1 della settimana 10 al 142,5 dei sette giorni successivi. Dominano la classifica Uri (201,6) e Ginevra (198,6), seguiti da Vaud (161,1) e Vallese (143,0). In totale, a sforare quota 100 sono in 14, contro gli 11 di sette giorni prima.

Tra questi non vi sono i Grigioni, che calano notevolmente da 97,0 a 80,9. In base a questo indicatore, i Cantoni nei quali la situazione è più favorevole sono Appenzello Interno (37,2) e Glarona (49,3).

Test su test nei Grigioni

I Grigioni si confermano nettamente in testa - ed è una costante - alla classifica settimanale dei tamponi eseguiti in rapporto alla popolazione, con ben 11'424 test ogni 100'000 abitanti. Tolto Zugo (6'657), che ha iniziato esami a tappeto nelle scuole, tutti gli altri guardano da lontanissimo.

Il Ticino è a 2'657 test ogni 100'000 abitanti, che lo colloca comunque nella parte alta della graduatoria. Il tasso di positività nel cantone italofono è al 6,4% nei PCR e al 5,1% nei rapidi.

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