Svizzera

Maudet secondo alle suppletive a Ginevra

Candidato da indipendente, il processo a suo carico non ha pesato troppo sul voto. Prima l'ecologista Fabienne Fischer

Pierre Maudet (Keystone)
7 marzo 2021
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La Verde Fabienne Fischer è ampiamente in testa al termine del primo turno delle elezioni suppletive al Consiglio di Stato di Ginevra, ma la vera sorpresa è costituita dal dimissionario Pierre Maudet (indipendente), che pur investito da una vera e propria tempesta si è piazzato al secondo posto, ben avanti al candidato del Plr Cyril Aellen.

La partecipazione al voto è stata del 45,7%.

Sostenuta dai socialisti, l'ecologista Fabienne Fischer è arrivata prima con 36'237 voti, che corrisponde a poco meno del 30% delle schede: si tratta di un risultato leggermente inferiore al potenziale elettorale dei due partiti di sinistra.

Al secondo posto con 28'029 voti, Pierre Maudet sembra aver raccolto i frutti di un'energica campagna elettorale incentrata principalmente sugli imprenditori colpiti dalla crisi sanitaria, mentre le sue vicende giudiziarie non sembrano aver pesato eccessivamente sul voto.

Il politico, travolto dallo scandalo legato a un viaggio ad Abu Dhabi avvenuto nel 2015 ed espulso dal Plr, è all'origine dell'elezione suppletiva in Consiglio di Stato. Maudet, la cui vicenda pesa sulla politica ginevrina ormai da oltre due anni, si è infatti dimesso a fine ottobre dal governo dicendosi vittima di un raggiro e si è poi candidato (da indipendente) alla propria stessa successione.

L'ex motore elettorale del Plr ha così ampiamente sconfitto il candidato del suo ex partito, Cyril Aellen, che ha totalizzato 19'275 voti, cioè quasi il 15% delle schede. Secondo il presidente del Plr di Ginevra, Bertrand Reich, "si tratta di un chiaro fallimento: il Plr è a un livello basso".

Al quarto posto vi è l'Udc Yves Nidegger (16'456 voti), seguito dal candidato verde-liberale Michel Matter (11'512 voti). Seguono Morten Gisselbaek del Partito del lavoro (6'006 voti), Olivier Pahud della lista Evolution Suisse (1'442 voti) e Yann Testa del Pbd (731 voti).

Aellen, Gisselbaek e Testa hanno già annunciato che non parteciperanno al secondo turno, mentre Pahud manterrà la sua candidatura.

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