Svizzera

5G, antenne adattative entro i valori limite

Documento dell’Ufam indica alle autorità locali come calcolare le radiazioni emesse. Diversamente dagli impianti convenzionali, le soglie restano invariate.

(Keystone)
23 febbraio 2021
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Berna – Potenziare la rete 5G con antenne adattative sarà possibile, ma andrà fatto nel rispetto degli attuali valori limite per gli impianti di telefonia mobile. È questo il punto centrale dell'aiuto all'esecuzione integrato, un documento elaborato dall'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam) su incarico del Consiglio federale e destinato a cantoni e comuni.

La tecnologia 5G consente di trasmettere maggiori quantità di dati in modo più rapido ed efficiente, ricorda l'Ufam in una nota odierna. Affinché possa sfruttare appieno il suo potenziale sono però necessarie nuove antenne, di tipo adattativo. Al contempo occorre proteggere la popolazione dalle radiazioni.

Un vademecum per le autorità

Il governo ha pertanto affidato all'Ufam il compito di redigere un aiuto all'esecuzione per la gestione delle antenne adattative. Il documento fornisce alle autorità competenti per il rilascio delle autorizzazioni chiarezza su come calcolare le radiazioni emesse nel rispetto del livello di protezione vigente, si legge nel comunicato. In confronto alle antenne convenzionali, non è previsto alcun allentamento dei valori limite.

Le antenne adattative non irradiano in modo costante in una direzione, come invece è il caso per quelle convenzionali, bensì concentrano le radiazioni là dove si trova il telefono cellulare collegato. Nel complemento all'aiuto all'esecuzione dell'ordinanza in materia, pubblicato oggi, viene illustrato come calcolare queste radiazioni. La base sono prove effettuate la scorsa estate con lo scopo di creare trasparenza sull'esposizione effettiva della popolazione.

Valori limite invariati

Come detto, i valori limite, che rivestono un'importanza fondamentale per la tutela della salute pubblica, rimangono invariati. Prima di realizzare nuovi impianti di telefonia mobile 5G o di potenziare quelli esistenti vanno dunque calcolate le radiazioni nelle vicinanze, determinando di conseguenza la potenza di trasmissione.

Visto che le antenne adattative permettono di focalizzare le radiazioni, riducendo in media l'esposizione nei paraggi, può essere applicato un fattore di correzione alla potenza di trasmissione consentita. Ciò garantisce che non siano valutate in modo più severo rispetto a quelle convenzionali.

Il fattore di correzione dipende dal numero di elementi dell'antenna. Più è alto e più questa può trasmettere i dati in modo mirato. Tale coefficiente consente alle antenne adattative di irradiare, per breve tempo, una potenza di trasmissione superiore a quella prevista. Le antenne vanno però dotate di un dispositivo che permette automaticamente di non oltrepassare la media utilizzata per il calcolo su un periodo di sei minuti.

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