Svizzera

Covid, 19mila persone hanno rinviato un'operazione medica

A causa della seconda ondata i reparti di terapia intensiva sono oltre i limiti e gli ospedali hanno messo a disposizione più letti non certificati

L'emergenza dovrebbe rientrare non prima del 10 febbraio secondo la Task Force nazionale (Ti-Press)
21 gennaio 2021
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Dallo scorso mese di novembre in Svizzera sono circa 19mila le persone che hanno dovuto rinviare un'operazione medica a causa della seconda ondata pandemica. I reparti di terapia intensiva hanno infatti raggiunto i loro limiti e non dovrebbero tornare alla normalità prima del 10 febbraio. Le unità di cure intensive trattano in genere circa 600 pazienti, ma da novembre questa media è stata superata fino a raggiungere quota 865, indica la task force Covid-19 della Confederazione in un rapporto pubblicato ieri.


È stato così è stato oltrepassato il numero di letti per terapia intensiva certificati con una qualità di cure garantita. Per far fronte al crescente numero di malati, gli ospedali hanno messo a disposizione ulteriori letti non certificati, tanto che la Svizzera dispone attualmente di circa 1'400 posti in questo ambito. Storicamente non è stato dimostrato che i reparti di terapia intensiva possano far fronte a un tasso di occupazione così elevato. Secondo le conclusioni del rapporto, gli ospedali operano al limite delle loro capacità da diversi mesi.

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