Svizzera

Valanghe, sei morti in tre giorni in Svizzera

Le vittime stavano sciando fuori pista. Il pericolo resta ‘marcato’ in diverse zone del Paese.

Pericolo sempre marcato
(Keystone)
18 gennaio 2021
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Berna – L'elevato pericolo di valanghe in Svizzera ha provocato la morte di sei persone in questi ultimi tre giorni: questa mattina un inglese è morto nei pressi di Verbier (Vs). Ieri invece un 19enne ha perso la vita a Rochers de Naye, la montagna che sovrasta Montreux (Vd), mentre un altro sciatore è stato travolto da una slavina nei dintorni di Gstaad (Be).

L'incidente avvenuto nell'Oberland bernese ha coinvolto tre sciatori, i quali sono stati travolti dalla neve fuori dalle piste battute ieri pomeriggio. Uno di loro è stato trovato sepolto al termine di una lunga ricerca ed è morto poco dopo il ricovero in ospedale.

Lo indicano oggi in un comunicato le autorità, che non hanno fornito informazioni sull'età e sulla provenienza della vittima. Il defunto non è infatti stato ancora formalmente identificato. Hanno invece 20 e 22 anni le altre due persone coinvolte.

La slavina si è staccata quando il trio stava sciando dal Wasserngrat in direzione di Lauenen. Uno degli sciatori è riuscito a liberarsi dalla massa nevosa, salvando poi un compagno. Allertati, i soccorritori hanno cercato la persona scomparsa anche utilizzando un elicottero.

Le ricerche sono state rese particolarmente difficili dalle conseguenze delle valanghe nella zona e dalla situazione generale di pericolo. Lo sciatore che mancava all'appello è stato ritrovato ma purtroppo non è sopravvissuto, mentre gli altri due sono finiti in ospedale per gli esami del caso.

Rochers-de-Naye: 19enne perde la vita

È finita in tragedia anche l'avventura di quattro sciatori fuoripista a Rochers-de-Naye: un vodese 19enne è morto, mentre i suoi compagni - tra i 19 e i 21 anni - sono usciti illesi.

La valanga si è staccata ieri pomeriggio, attorno alle 15.30, nel settore "Devants de Naye", indica in una comunicato odierno la polizia cantonale vodese.

Due di essi sono riusciti a liberarsi e a soccorrere il terzo, parzialmente sepolto dalla neve e leggermente ferito a un braccio. Gli amici non sono invece riusciti a localizzare il quarto amico: sul posto sono intervenute - tra gli altri - squadre della colonna di soccorso di Montreux. Il giovane sciatore è poi stato ritrovato poco prima delle 19 grazie a un cane da ricerca. Sepolto sotto diversi metri di neve, il 19enne è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale universitario di Losanna (Chuv) ed è morto poco dopo.

La polizia precisa che i giovani sciatori non avevano materiale di sicurezza adeguato (pala, sonda e zaino airbag). Secondo il sito specializzato Athle.ch, la vittima era una giovane promessa dell'atletica leggera vodese.

Tre vittime sabato

Nella giornata di sabato sono invece tre le persone morte sulle Alpi in valanghe staccatesi vicino alle piste da sci.

La prima vittima stata è uno sciatore 49enne che ha trovato la morte a Stoos (Sz); la seconda una persona di sesso ed età non precisata deceduta a Engelberg (Ow); la terza un appassionato di sci di 53 anni travolto su un pendio del monte Casanna, nella zona di Klosters (Gr).

I primi due incidenti sono avvenuti in mattinata, l'altro nel pomeriggio. Le slavine hanno in alcuni casi travolto pure altre persone: una di queste - a Engelberg - è rimasta ferita.

I tre incidenti sono stati comunicati dalle rispettive polizie cantonali negli scorsi giorni. A causa delle forti nevicate degli ultimi giorni il pericolo di valanghe a nord delle Alpi era elevato (livello 4 su 5).

Un inglese morto a Verbier

Anche il comprensorio sciistico di Verbier, in Vallese, registra alcuni incidenti: una valanga questa mattina ha travolto dieci persone stamane fuori dalle piste da sci, uccidendo uno sciatore inglese di 38 anni - residente nella nota località vallesana - e ferendo gravemente un'altra persona, trasportata in elicottero all'ospedale di Sion in gravi condizioni. Gli altri otto sono incolumi.

Verso le 10.20 è stato trascinato da una colata di neve, che ha poi travolto un secondo sciatore che si trovava più in basso. La massa di neve ha poi sepolto altre otto persone più a valle.

Tutti erano dotati di sistemi per essere rilevati sotto le valanghe e sono stati estratti dai soccorritori, arrivati sul posto con elicotteri e cani da ricerca.

Alle sei vittime delle valanghe si aggiunge anche una settima persona - un 46enne svedese residente nel canton Vaud - che ieri ha perso la vita facendo fuoripista nei pressi di Verbier, in Vallese. Lo sciatore è morto cadendo da una roccia di circa sei metri di altezza, mentre si trovava su una pista non battuta. L'episodio è avvenuto poco dopo le 10.30, in un momento di scarsa visibilità.

Il bilancio continua a salire

Secondo l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (Slf) di Davos (Gr), questo inverno sono stati registrati almeno 77 incidenti a causa di valanghe che hanno interessato 104 persone. Il bilancio delle vittime si attesta a 13 dopo gli incidenti del week-end, 14 con la morte questa mattina dello sciatore inglese a Verbier.

In diverse zone della Svizzera - nonché in alcune parti superiori del Ticino - Slf sul suo sito web annuncia un livello di pericolo 3 ("marcato") su una scala di cinque.

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