Svizzera

Dalla mezzanotte negozi chiusi e obbligo di telelavoro

A differenza della chiusura nella primavera 2020, le scuole rimarranno aperte e i negozi potranno vendere un po' più di merce. Tutto per la variante inglese

17 gennaio 2021
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Dalla prossima mezzanotte in Svizzera entrano in vigore le nuove misure contro il Covid-19 decise mercoledì dal Consiglio federale: i negozi che non vendono beni di uso quotidiano rimarranno chiusi, ci sarà l'obbligo generale del telelavoro e al massimo cinque persone possono incontrarsi per eventi privati.

I provvedimenti precedenti, come la chiusura dei ristoranti, sono stati prolungati di cinque settimane. A differenza della chiusura nella primavera del 2020, le scuole rimarranno aperte e i negozi potranno vendere un po' più di merce. L'inasprimento delle misure almeno fino al 28 febbraio è stato deciso non tanto per l'attuale numero di casi, quanto per le nuove varianti del virus più infettivo che sono arrivate in Svizzera dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica. L'obiettivo è quello di prevenire una terza forte ondata epidemica nel mese di febbraio, ha spiegato il ministro della Sanità Alain Berset.

Home office e meno pendolari

Fatto sta che domani molti pendolari non potranno più recarsi al lavoro a causa dell'obbligo dell'attività da remoto. Se i datori non possono introdurre il lavoro a domicilio, è necessario utilizzare una maschera igienica se c'è più di una persona nello stesso locale. Le persone particolarmente a rischio devono ricevere una protezione speciale, con il cosiddetto "homeoffice" o con un lavoro sostitutivo o con l'esenzione dall'obbligo di lavoro. In questi casi si ha diritto all'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus.

Negozi chiusi con varie eccezioni ma si può ordinare la merce 

Da domani i negozi che non vendono beni di consumo giornaliero dovranno chiudere, ma i clienti potranno ordinare la merce e poi passare a ritirarla in negozio. Rimangono aperti negozi di alimentari, chioschi, panetterie, benzinai, farmacie, ottici, negozi di apparecchi acustici, fornitori di servizi di telecomunicazione, artigiani per riparazioni e manutenzione, negozi di fai-da-te e giardinaggio nonché fioristi. Possono aprire anche fornitori di servizi come banche, uffici postali, parrucchieri e agenzie di viaggio.

La vita privata delle persone sarà ulteriormente limitata. Ora ci si può incontrare al massimo in cinque, contando i bambini. La disposizione si applica sia in ambito privato che pubblico. Si raccomanda di limitare gli incontri privati a due nuclei famigliari. Fino almeno al 28 febbraio restano chiusi ristoranti e bar, discoteche e sale da ballo, locali culturali, impianti sportivi e palestre nonché locali per il tempo libero. Nell'università deve proseguire l'insegnamento a distanza.

Piste da sci, decidono i cantoni 

I Cantoni continueranno a decidere in merito all'apertura di stazioni sciistiche e alberghi. Possono consentire l'apertura solo se la situazione epidemiologica lo consente e se vi è una capacità sufficiente per i test, la ricerca di contatti e posti negli ospedali. Gli affollamenti del dopo-sci sono vietati. L'esecutivo federale chiede poi di rimanere a casa e di limitare i contatti sociali al minimo, nonché di astenersi da viaggi e gite non indispensabili.

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