Svizzera

Cassette di sicurezza, crolla il mito: furti a Basilea e Vienna

Lo riferisce la Neue Zürcher Zeitung (Nzz). Nel marzo del 2018 violate 22 cassette alla Raiffeisen di Basilea, bottino di oltre un milione di franchi

(Keystone)
23 dicembre 2020
|

La cassetta di sicurezza in banca viene spesso considerata un luogo particolarmente sicuro per custodire oggetti di valore, una sorta di Fort Knox del piccolo risparmiatore: un mito che però nel frattempo è stato intaccato da furti avvenuti a Vienna e Basilea, riferisce oggi la Neue Zürcher Zeitung (NZZ). Molti clienti non sono inoltre consapevoli del fatto che in genere sono loro stessi responsabili di assicurare il contenuto.

Circa 80 clienti dei due istituti finanziari austriaci Unicredit Bank Austria e Raiffeisenbank Niederösterreich-Wien hanno avuto una brutta sorpresa lo scorso novembre: i rapinatori hanno svuotato le loro cassette di sicurezza. Anche in Svizzera è accaduto qualcosa di simile: nel marzo 2018 i ladri hanno rubato il contenuto di 22 cassette di sicurezza della Raiffeisen di Basilea, portandosi via un bottino di oltre un milione di franchi, stando a quanto affermava un media regionale.

In entrambi i casi i malviventi non hanno usato l'artiglieria pesante, nello stile degli scassinatori dei film: sono per contro riusciti a ingannare i sistemi informatici. A Vienna questo ha suscitato interrogativi: l'avvocato viennese Wolfgang Haslinger afferma che le istituzioni interessate utilizzano ancora carte a banda magnetica e codici PIN per il controllo degli accessi. A suo avviso si tratta di una sorprendente discrepanza rispetto alle norme di sicurezza altrimenti applicabili. Per esempio nel caso delle carte bancomat che i clienti utilizzano per prelevare denaro lo standard è più elevato in tutta Europa: per evitare lo skimming, ossia la copia di dati su strisce magnetiche, le carte bancarie contengono ora un chip.

Le aziende interessate negano che i sistemi di sicurezza in uso nei loro caveau siano basati su una tecnologia obsoleta. L'accesso è a più livelli e soddisfa i più elevati standard, afferma un rappresentante di Unicredit Bank Austria. Che il sistema di difesa abbia fallito non è comunque nemmeno negato dagli istituti.

Le cassette interessate presso Unicredit Bank Austria sono accessibili 24 ore su 24 e lo stesso era il caso a Basilea. La struttura di Vienna può essere ora usata solo durante gli orari di apertura degli sportelli. A Basilea le cassette 24h/24 in questione sono state messe fuori servizio subito dopo quanto successo, ha indicato alla NZZ la portavoce di Raiffeisen Angela Rupp.

Decisivo, per stabilire se le banche devono risarcire i clienti, è la questione di una eventuale negligenza. In Austria per le cassette vi è un'assicurazione di base di 3'650 euro: per il resto valgono le condizioni generali, che vedono i clienti responsabili del contenuto degli spazi affittati.

Secondo Haslinger quest'ultima disposizione è incomprensibile. "Lo stoccaggio sicuro è, dopo tutto, il motivo per cui i risparmiatori affittano una cassetta", dice. Inoltre le banche pubblicizzano il loro prodotto proprio con l'argomento della sicurezza: secondo il legale è l'elemento centrale del contratto.

In Svizzera Raiffeisen, dopo quanto accaduto a Basilea, ha controllato tutti i dispositivi 24h/24 e sono state adottate misure di miglioramento, ha affermato Rupp. La società non divulga ulteriori dettagli per motivi di sicurezza. Con i clienti interessati dal furto nella città renana sono stati tenuti colloqui in vista di un accordo. Anche Unicredit Bank fa sapere che cercherà una soluzione concordata direttamente con i clienti.

In generale chi affitta una cassetta di sicurezza presso una banca in Svizzera deve comunque sapere che, come in Austria, è in linea di principio responsabile dell'assicurazione del contenuto, sottolinea la NZZ. I singoli istituti possono avere accordi contrattuali diversi, "ma di solito le banche limitano la loro responsabilità alla negligenza grave", afferma Serge Steiner, portavoce dell'Associazione svizzera dei banchieri (ASB).

A titolo di esempio, Steiner cita le condizioni della banca cantonale di Basilea (Basler Kantonalbank, BKB). Al capitolo responsabilità, si legge: "la banca risponde dei danni causati da rapina, furto con scasso, furto, esplosione, incendio o acqua solo in caso di grave negligenza (...) Qualsiasi copertura assicurativa che superi la responsabilità della banca è a carico del locatario".

Va anche sottolineato come le banche in Svizzera offrano diversi tipi di cassette di sicurezza. Credit Suisse e UBS non prevedono soluzioni self service: l'accesso è possibile solo durante gli orari di apertura e tramite il personale della banca.

Lo stesso vale per il commerciante di metalli preziosi di Zurigo Degussa Goldhandel. In questo caso nel prezzo della cassetta è comunque compresa una copertura assicurativa di 30'000 franchi, che può essere aumentata individualmente.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE