Svizzera

Che ridere: c'è l’Union Romande de l’Humour

L’associazione riunisce circa l’85% degli umoristi romandi, ricorda che nell’ambito culturale i comici sono tra i meno sostenuti dagli aiuti di Stato.

Brigitte Rosset (Keystone)
17 dicembre 2020
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L’unione fa la forza: gli umoristi della Svizzera romanda hanno deciso di unirsi in un’associazione senza scopo di lucro. L’Union Romande de l’Humour (Urh) è stata ufficialmente creata a fine novembre e conta attualmente 66 membri fondatori. Il suo obiettivo è quello di difendere l’umorismo e il suo riconoscimento come un’arte vivente specifica. “La nostra associazione si propone di rappresentare gli interessi degli umoristi romandi. Si pone come interlocutrice privilegiata delle autorità, delle istituzioni pubbliche e private come anche di partner dei suoi membri”, afferma il comunicato dell’Urh. Mira a “sensibilizzare il grande pubblico e le istituzioni alle loro esigenze, alle loro sfide, al modo in cui operano, ai loro progetti e al loro sviluppo”. Le sfide in questa unione sono condivise non solo dai suoi membri, ma anche dai numerosi professionisti coinvolti nei loro progetti, sottolinea l’Urh.

La presidenza è assicurata dall’attrice, regista e comica ginevrina Brigitte Rosset. "L’idea era nell’aria da molto tempo. La pandemia del coronavirus ha chiaramente accelerato il progetto. Si tratta di sostenersi e di essere solidali gli uni verso gli altri, soprattutto per quanto riguarda le procedure amministrative e i mezzi per operare finanziariamente in questo periodo di crisi”, spiega Rosset. La presidente dell’Urh, secondo la quale al momento l’associazione riunisce circa l’85% degli umoristi romandi, ricorda che nell’ambito culturale i comici sono tra i meno sostenuti dagli aiuti di Stato.

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