Il primo bilancio dell'anno di presidenza della Confederazione tocca Covid, sostegno all'economia e rapporti con la popolazione
Stilando un primo bilancio del suo anno di presidenza della Confederazione, Simonetta Sommaruga afferma di “sentire il peso delle responsabilità, a volte fino a notte fonda”.
“Ci sono delle critiche, ma penso sinceramente che abbiamo fatto molto per sostenere l'economia”, sostiene in una lunga intervista pubblicata oggi da Le Matin Dimanche.
La consigliera federale ricorda i pazienti in terapia intensiva visti all'ospedale universitario di Losanna, il personale sanitario stremato. “Sono immagini che non si dimenticano”, afferma. Fra i momenti forti di quest'anno, cita gli incontri con imprenditori e ristoratori in difficoltà e, a livello personale, il fatto di non aver più visto da diverse settimane sua madre, che vive in una casa per anziani, e di sentirla solo al telefono.
Malgrado tutto, Sommaruga ritiene di aver conservato il contatto con la popolazione, anche se, dice, “ho dovuto reinventare i metodi per restare in relazione: ho per esempio scritto una lettera alla popolazione”. Interpellata sulla coesione nazionale in tempi di pandemia, la presidente sottolinea le difficoltà del Consiglio federale nel “trovare misure che convengano a tutto il Paese, ma permettano anche di rispondere alle specificità di ciascuno”. “La crisi ha reso più visibile questa realtà”, riconosce. È compito del Consiglio federale, ma anche di tutto il Paese, fare in modo di restare uniti, aggiunge.
Sul sostegno all'economia, Sommaruga fa notare come i soldi siano arrivati rapidamente, in particolare rispetto a quanto avviene all'estero. Dopo lo shock iniziale di marzo la situazione è cambiata e anche i media sono più critici, rileva. "Possiamo essere dispiaciuti che non ci sia più questa unità, ma fa parte del nostro sistema politico", aggiunge. "Il federalismo rende le cose più complicate ed è per questo che il Consiglio federale deve riprendere le cose in mano".
"Gli specialisti ci forniscono previsioni, ma dobbiamo essere onesti, non sappiamo dove ci porterà questa crisi", continua Sommaruga, affermato che la cosa più difficile è gestire l'incertezza. La crisi pone le persone in condizioni spaventose, aggiunge, sottolineando come oggi la situazione sia preoccupante e per questo il Governo interviene.
Interpellata dal settimanale anche sui casi di sessismo emersi in seno alla Ssr, la presidente della Confederazione ribadisce che molestie e violenza non devono trovare spazio in nessuna impresa, né pubblica, né privata. "Sono stata informata molto in fretta delle misure adottate dal consiglio di amministrazione", spiega, aggiungendo che il procedimento è in corso.
Sommaruga sottolinea infine il suo impegno per delle quote nelle alte sfere dell'economia, ma anche per la parità salariale. "Ci vogliono più donne", aggiunge, riconoscendo però che "non è la cultura delle aziende che bisogna cambiare ma quella della società".