Svizzera

Sicurezza, il numero Avs come identificatore fa ancora discutere

Il Consiglio degli Stati ha bocciato la proposta uscita dal Nazionale di utilizzare un sistema diverso: ‘Evita ambiguità in caso di omonimia’

Keystone
8 dicembre 2020
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L'utilizzazione sistematica del numero AVS come identificatore personale rimane il pomo della discordia nell'ambito della legge sulla sicurezza delle informazioni. Il Consiglio degli Stati ha infatti mantenuto oggi la sua posizione con 30 voti contro 10. Bocciata quindi la proposta del Nazionale di utilizzare un sistema alternativo.

Quella inerente al numero AVS è l'ultima divergenza rimasta fra i due rami del Parlamento. La commissione, ha indicato il suo portavoce Olivier Français (Plr/VD) convincendo il plenum, resta convinta che il numero AVS sia il sistema migliore per un'identificazione senza errori delle persone, evitando ad esempio ambiguità in caso di omonimia.

La nuova legislazione è considerata necessaria per arginare i cyber-rischi. Lo scopo è raggruppare tutte le norme relative alla sicurezza dell'informazione in una sola legge, eliminando lo sparpagliamento attuale. Le diverse prescrizioni sono infatti al momento organizzate per settore d'attività e non sono armonizzate tra di loro.

L'oggetto ritorna al Consiglio nazionale.

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