Svizzera

Legge Covid, il Parlamento vuole aiuti più generosi

Anche i ‘senatori’ mettono il sigillo alla revisione. Potenziato il sostegno per casi di rigore e club sportivi. Resta qualche divergenza col Nazionale.

(Keystone)
2 dicembre 2020
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Berna – Affrontando oggi quale seconda camera le modifiche alla Legge Covid-19, destinate a sostenere le aziende in difficoltà (casi di rigore) e le società sportive che soffrono per l'assenza di spettatori, il Consiglio degli Stati, come il Nazionale, ha esteso la cerchia di chi potrebbe far capo a un sostegno finanziario. Tra i due rami del Parlamento restano però delle divergenze. La revisione della legge Covid-19, accolta all’unanimità dai ‘senatori’, torna dunque alla Camera del popolo.

In particolare, contro il parere della sua commissione preparatoria, il plenum – con 22 voti contro 17 e un’astensione – ha abbassato a 50mila franchi la soglia di fatturato che darebbe diritto a un'azienda in difficoltà di richiedere un aiuto urgente. In questo modo anche le piccole aziende rientreranno nel novero dei beneficiari. Un'azienda, tuttavia, otterrà sostegno solo se era redditizia prima della crisi. Il Governo è dell’avviso che, per richiedere i contributi per i casi di rigore, un'impresa debba aver conseguito ricavi di almeno 100mila franchi prima dell'epidemia. 

La Camera dei cantoni non ha invece seguito il Nazionale su un altro criterio. I ‘senatori’ non vogliono che si tenga conto dei costi fissi scoperti, un’aggiunta voluta dai colleghi deputati. 

Niente dividendi per l’anno in corso

Il plenum ha poi stabilito che, per ottenere un aiuto, il fatturato nel 2020 deve essere inferiore al 60% della media pluriennale. I Cantoni, dal canto loro, potranno decidere se tenere conto dell'indennità ricevuta nel 2020 in caso di lavoro a tempo ridotto o perdita di guadagno legata al Covid-19.

Su proposta di Jakob Stark (Udc/Tg), il plenum ha deciso che per ottenere un aiuto urgente le aziende non dovranno versare dividendi per l'esercizio in corso. Il Nazionale dovrà ora chinarsi sulla questione.

115 milioni ai club sportivi

La Camera dei Cantoni ha poi accolto la proposta di concedere fino a 115 milioni a fondo perso destinato alle società sportive professionistiche o semi professionistiche. Si allinea così al Nazionale. Una divergenza sussiste però sul modello in base al quale i salari andranno ridotti, una delle condizioni che vanno soddisfatte per poter ottenere i contributi.

Altra divergenza: le persone oltre i 60 anni che esauriranno il diritto alla disoccupazione tra il primo gennaio 2021 e l’entrata in vigore della legge Covid rivista potranno beneficiare della rendita transitoria, sempre che soddisfino i criteri per ottenerla. La proposta di Paul Rechsteiner (Ps/Sg) è stata accolta di misura, con 19 voti contro 16 e tre astensioni.

Per quanto riguarda l'estensione dei beneficiari delle indennità per lavoro ridotto, la Camera dei cantoni è invece rimasta fedele alla linea prudente del Consiglio federale, bocciando tutte le proposte del campo rosso-verde volte ad allargare ulteriormente la cerchia dei beneficiari per non sovraccaricare eccessivamente i conti della Confederazione. Potranno beneficiare di un sostegno anche le persone con un contratto di lavoro a tempo determinato e gli apprendisti. Ciò è particolarmente importante per la prossima stagione invernale con le relative descrizioni delle mansioni.

Multe, ma con eccezioni

La Camera dei cantoni, infine, ha stabilito che la polizia potrà appioppare multe disciplinari fino a 300 franchi alle persone che non portano una mascherina protettiva, oppure non rispettano altre prescrizioni volte ad arginare il coronavirus. Non potranno farlo, però, laddove l’obbligo di indossare la mascherina o un concetto di protezione non può essere chiaramente definito. È il caso delle zone pedonali e dei centri storici di città e paesi, ma non di stazioni e fermate dei bus.

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