Svizzera

Coronavirus: prosegue l'approvvigionamento dei vaccini

Gli esperti hanno ricordato che la Confederazione ha firmato tre contratti diversi di fornitura, con una copertura potenziale di 6 milioni di persone.

La conferenza stampa degli esperti della Confederazione (Keystone)
1 dicembre 2020
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Nella ormai tradizionale conferenza stampa gli esperti di coronavirus della Confederazione si sono soffermati sul tema dei vaccini. L'approvvigionamento continua come previsto, per un rimedio che sarà gratuito e facoltativo.

Virginie Masserey, dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha detto per prima cosa ai media a Berna di essere preoccupata per la stagnazione ad alti livelli di morti e ospedalizzazioni. Questo, in particolare considerando l'avvicinarsi delle feste di Natale.

Per quel che riguarda il vaccino, ha ricordato che la Confederazione ha firmato tre contratti diversi di fornitura, con una copertura potenziale di 6 milioni di persone. Contatti per altre opzioni sono inoltre ancora in corso.

I primi studi sull'efficacia di questi vaccini - anche se si tratta di risultati preliminari - sono confortanti, ha proseguito. La fornitura è prevista per il primo semestre del prossimo anno, sempre mettendo in primo piano la sicurezza e la qualità.

Sicurezza e qualità che vanno garantiti da Swissmedic, alla conferenza stampa rappresentata da Claus Bolte. Bisogna effettuare controlli che necessitano un grande lavoro, ha spiegato, anche perché si tratta di un rimedio che verrà utilizzato da un ampissimo spettro della popolazione. Bisogna quindi tenere conto di moltissimi fattori.

Il tutto deve poi essere fatto con una certa velocità, in modo da poter arrivare a bloccare l'epidemia di coronavirus il prima possibile. Una decisione definitiva verrà presa solamente una volta che si avranno tutti i dati, in particolare riguardo agli studi clinici, che vengono al momento svolti a livello mondiale.

Prima le persone a rischio

Per quel che riguarda la strategia, Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV), ha spiegato che la priorità verrà data alle persone più a rischio, in modo da far abbassare drasticamente la mortalità della malattia. Subito dopo, arriveranno i lavoratori del settore sanitario, seguiti dalle persone in stretto contatto con le persone a rischio.

Infine, vanno prese in considerazione le persone che vivono in gruppi numerosi, come ad esempio nelle carceri. Ovviamente, ha sottolineato, tutti potranno vaccinarsi, poiché la fornitura sarà sufficiente. Ma la priorità è proteggere i più deboli, anche perché attualmente non si mira all'immunità di gregge, che gli studi al momento non sono ancora riusciti a provare.

Infine, è stato sottolineato anche il ruolo chiave delle Forze armate. Daniel Aeschbach, responsabile della Farmacia dell'Esercito, ha sottolineato che il materiale necessario per conservare i vaccini è stato acquistato.

Sempre a livello materiale, l'esercito potrà mettere a disposizione una serie di elementi pratici, come ad esempio le siringhe. La capacità generale necessaria per la conservazione e lo stoccaggio verrà presto raggiunta.

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