Svizzera

Sciare o non sciare? Sommaruga tratta con l'Italia

Germania, Francia e Roma premono per mantenere chiusi i comprensori invernali. Svizzera e Austria controcorrente

All'aria aperta ma col rischio di assembramenti (Ti-Press)
29 novembre 2020
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Svizzera e Italia parlano di sci nella regione alpina: la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha avuto un colloquio telefonico con il premier italiano Giuseppe Conte. “Ho parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte del Covid-19 e della stagione sciistica”, afferma su twitter la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, trasporti, energia e comunicazioni (Datec). “Continueremo il dialogo con i nostri vicini per cercare soluzioni adeguate”, assicura Sommaruga. Come noto Germania, Francia e Italia per evitare la diffusione del coronavirus vogliono tenere chiusi i loro comprensori sciistici e la cancelliera tedesca Angela Merkel mira a estendere questo approccio a tutto il continente. Svizzera e Austria ritengono per contro che la pratica degli sport invernali possa continuare a essere permessa.

L'alternativa: ski pass solo a chi pernotta

Una via possibile per evitare problemi di assembramento viene indicata dagli assessori di Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La proposta, indirizzata a Roma, prevede la possibilità di sciare solo per chi pernotta almeno una notte nelle destinazioni o per chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche. Verrebbe meno il pendolarismo, che in certe giornate (soprattutto nei weekend) può causare problemi di sovraffollamento. «La nostra proposta - rimarcano gli assessori regionali - non è legata agli aspetti ludici dello sci e dello svago ma, al contrario, deriva da un'attenzione particolare al mondo del lavoro e all'occupazione che l'industria dello sci genera sui nostri territori montani. Trovare un compromesso è d'obbligo, ne va della sopravvivenza della montagna, dei suoi lavoratori e del suo indotto di 20 miliardi».

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