Svizzera

Ecco cosa cambia per i viaggiatori che rientrano dall'estero

Resta l'obbligo di quarantena per chi torna da zone a rischio, ma l'elenco di esse cambierà dinamicamente in base alla situazione dei contagi in Svizzera.

Foto Keystone
28 ottobre 2020
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In estate, all'aumento dei contagi a causa dei rientri delle persone dall'estero, la Svizzera ha introdotto una quarantena obbligatoria di dieci giorni per i viaggiatori di ritorno da Stati e regioni considerate a rischio, ovvero quelli in cui l'incidenza, ovvero il numero dei casi ogni 100'000 abitanti negli ultimi 14 giorni, superava i 60. Di conseguenza, l'elenco veniva aggiornato periodicamente al variare della situazione nei vari Paesi inserendo o togliendo Stati o regioni.

Stati e regioni a rischio solo se situazione peggiore della Svizzera

Oggi, all'aumento dell'incidenza in Svizzera, divenuta superiore alla media degli altri Paesi europei, il valore soglia viene considerato non più di per sè, ma rispetto alla situazione nel nostro Paese. Sono dunque inseriti nell'elenco di Stati e regioni a rischio quelli in cui si verificano, ogni 100'00 abitanti, 60 casi in più rispetto alla Svizzera negli ultimi 14 giorni. Vale a dire, in termini pratici, che se alla data di oggi l'incidenza nella Confederazione è di 762.5, il nuovo valore soglia per definire uno Stato o regione a rischio è di 822.5: se nei prossimi 14 giorni il valore svizzero passasse, per esempio, a 600, la nuova soglia sarebbe fissata oltre i 660 casi, e così via.  Per adeguare le incidenze si farà riferimento ai dati dell’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control). 

Cambia dunque l'elenco di Stati e regioni con elevato rischio di contagio. In base all'ordinanza odierna, dovranno sottoporsi alla quarantena obbligatoria i viaggiatori provenienti dalle seguenti località:

Stati e regioni:

  • Andorra
  • Armenia
  • Belgio
  • Cechia

Regioni degli Stati limitrofi

Regioni in Francia:

  • Regione Alta Francia
  • Regione Isola di Francia
  • Regione d’oltremare Polinesia Francese

Le eccezioni all'obbligo di quarantena

Sono escluse dall'obbligo di porsi in quarantena per dieci giorni le persone che entrano in Svizzera o che vi rientrano da uno Stato o regione a rischio per motivi professionali o medici importanti e improrogabili. È stato eliminato il limite di durata di 5 giorni per tali viaggi. 

Sanzioni per chi viola l'obbligo di quarantena

La quarantena per chi rientra da uno Stato o regione a rischio non è una raccomandazione, ma un obbligo. Chi è soggetto ad tale obbligo deve notificare la sua entrata entro due giorni all’autorità cantonale competente e seguirne le istruzioni. Le autorità cantonali sono responsabili del rispetto delle misure di quarantena e sono competenti per fornire alle persone in quarantena il sostegno e le informazioni di cui hanno bisogno. Sono sottoposti all'obbligo di quarantena anche i bambini, e in questo caso, anche i genitori che di essi si occupano. Idealmente si consiglia dunque che sia un solo genitore a prendersi cura di un bambino posto in quarantena.

Chi si rifiuta di mettersi in quarantena commette una contravvenzione secondo l’articolo 83 della legge sulle epidemie punibile con una multa fino a 10 000 franchi (cpv. 1 lett. h), chi agisce per negligenza con una multa fino a 5000 franchi. Per il perseguimento penale sono competenti i Cantoni.

Indennità per assenza dal lavoro: si valuta caso per caso.

Le persone in quarantena ai sensi dell’articolo 2 dell’ordinanza COVID-19 provvedimenti nel settore del traffico internazionale viaggiatori del 2 luglio 2020 non hanno diritto a un’indennità di perdita di guadagno. Tuttavia, in alcuni casi, ad esempio se ad inviare il lavoratore in una zona a rischio è stato il datore di lavoro, egli sarà tenuto a versargli il salario in base agli articoli 324 o 324a del CO, in quanto la quarantena può essere considerata, a seconda dei casi, come un impedimento al lavoro non imputabile al dipendente. La decisione è presa caso per caso.

Un lavoratore che si reca in un territorio a rischio potrà essere accusato di colpa se viene messo in quarantena. Motivi imperativi personali potrebbero eventualmente giustificare il viaggio,ad esempio la visita a un familiare morente. Se il lavoro può essere svolto da casa e il datore di lavoro mette a disposizione tutta l’infrastruttura necessaria per il telelavoro, non possono essere addotti impedimenti al lavoro come giustificazione.

Cosa succede se il Paese in cui ci si trova viene dichiarato a rischio?

I lavoratori che si sono recati in territori che al momento della partenza non erano considerati a rischio non possono essere ritenuti responsabili a priori. Dato che si tratta di una pandemia che colpisce il mondo intero, compresa la Svizzera, non c'è motivo di considerare un Paese a maggior rischio rispetto alla Svizzera piuttosto che un altro, dunque per i casi concreti la decisione spetta ai tribunali. Potrebbe essere ritenuto responsabile, ad esempio, un lavoratore che si dovesse recare in un territorio notoriamente a rischio con cognizione di causa.

Si può uscire per un passeggiata o per delle commissioni durante la quarantena?

No. Scopo della quarantena è veramente di interrompere le catene di trasmissione. Deve dunque essere evitato qualsiasi contatto fisico, e dunque è possibile parlare con amici, colleghi o famigliari solo da remoto, ad esempio per telefono o Skype.

 

Cosa faccio se devo mettermi in quarantena e non so dove andare?

Si presume che tutte le persone che entrano in Svizzera per soggiornarvi dispongano di un alloggio. Un alloggio idoneo per una quarantena potrebbe essere, in linea di principio, anche un albergo o un appartamento di vacanze.

Qual è la differenza tra quarantena e isolamento?

Isolamento significa che tutte le persone ammalate di coronavirus devono evitare qualsiasi contatto con gli altri fino alla guarigione. La quarantena riguarda le persone che sono state a stretto contatto con una persona ammalatasi con il nuovo coronavirus e che di conseguenze si presume che siano malate o infette. Dopo aver informato l’autorità cantonale competente, non devono più avere contatti con altri per un periodi di tempo determinato, in Svizzera dieci giorni, per evitare di contaminare altre persone a loro insaputa e interrompere le catene di trasmissione. In caso di insorgenza di sintomi da Covid-19, è importante informare immediatamente le autorità cantonali competenti. Queste ultime decideranno come procedere, per esempio in merito all’effettuazione di un test e un eventuale isolamento.

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