Svizzera

Nella notte tra sabato e domenica dormiremo un'ora in più

Alle 03.00, lancette indietro di 60 minuti. Sempre sul tavolo di U.E. e Stati limitrofi l'abolizione. A marzo in Svizzera, comunque, si torna all'ora legale.

20 ottobre 2020
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Il prossimo fine settimana si potrà dormire un'ora in più: nella notte tra sabato e domenica, alle 03.00, sarà nuovamente necessario spostare le lancette degli orologi indietro di un'ora. Il passaggio dall'ora legale a quella solare è oggetto di discussione da diversi anni, ma fino a nuovo avviso si applicherà il vigente sistema orario. È infatti sul tavolo dell'Unione europea e degli Stati limitrofi un'eventuale abolizione del cambio di ora, ma attualmente non sono ancora state prese tutte le decisioni a riguardo, indica in una nota odierna l'Istituto federale di metrologia (METAS). La Confederazione, nel frattempo, segue gli sviluppi a livello internazionale e in base alle decisioni prese dagli Stati confinanti deciderà quale soluzione adottare. In ogni caso, precisa Metas, la prossima primavera - domenica 28 marzo 2021 - verrà sicuramente reintrodotta l'ora legale.

Il cambio d'ora in Svizzera dal 1981

Il cambiamento d'orario è stato introdotto nella Confederazione dal 1981, per allinearsi a quanto già accadeva nelle nazioni vicine. In Europa, l'ora legale era stata adottata qualche anno prima con lo scopo di risparmiare energia durante la sera. Questo sistema però solleva ogni anno critiche: dagli effetti sulla salute di neonati e anziani, fino alla diminuzione della produzione di latte delle mucche.

Un'ampia consultazione pubblica all'interno dell'Ue - massicciamente guidata da Germania e Paesi del Nord - ha raccolto l'opinione di oltre 4,6 milioni di persone in 28 Paesi. È emerso che l'84% degli intervistati ha chiesto la fine del sistema in vigore negli scorsi anni. Si attendeva una modifica del sistema già quest'anno, ma le discussioni sono ancora in corso.

In caso di adozione di un sistema orario differente da quello degli Stati confinanti, spiega METAS, la Svizzera diventerebbe una cosiddetta "isola temporale" con le conseguenze che ne derivano in particolare nei rapporti commerciali, nel settore dei trasporti, nel turismo e nelle comunicazioni.

Iniziativa affossata

In Svizzera, un comitato guidato dalla consigliera nazionale Yvette Estermann (SVP/LU) e Armin Capaul, all'origine dell'iniziativa per vacche con le corna, ha lanciato un'iniziativa per abolire il cambio di orario. Ma è molto probabile che non riuscirà: a due mesi dalla scadenza è stata raccolta solo la metà delle 100'000 firme necessarie, ha indicato Yvette Estermann all'agenzia Keystone-ATS. L'obiettivo era quello di imporre l'orario solare tutto l'anno, ma secondo i promotori la crisi del coronavirus ha ostacolato la raccolta di sottoscrizioni. "La gente ha altri problemi al momento", ha aggiunto Estermann.

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