Svizzera

Divide il progetto sui transiti alpini

Reazioni diverse nella consultazione per il testo di messa in sicurezza del traffico pesante

30 settembre 2020
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In futuro i camion e i pullman dovrebbero essere autorizzati a circolare sulle vie di transito attraverso le Alpi svizzere solo se dotati di moderni sistemi di assistenza alla guida. Questo requisito non è ben visto dall'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) e dai partiti di destra.

La commissione dei trasporti del Consiglio nazionale aveva messo in consultazione fino a oggi un progetto volto a ridurre gli incidenti sugli assi di transito alpini che mette in atto un'iniziativa cantonale ticinese.

Secondo tale progetto i veicoli pesanti dovranno essere imperativamente equipaggiati con sistemi di assistenza al più tardi cinque anni dopo che tali sistemi saranno diventati obbligatori per l'omologazione o il controllo dei veicoli.

Questi strumenti all'avanguardia, che dovrebbero essere utilizzati al San Gottardo, al San Bernardino, al passo del Sempione e al Gran San Bernardo, non solo avvisano il conducente ma intervengono anche sui comandi. Possono per esempio riprendere il controllo in caso di emergenza ed evitare tamponamenti e altri incidenti.

No di Astag

L'Astag rifiuta completamente la proposta. Esigere un sistema di assistenza alla guida o vietare la circolazione a veicoli che non ne sono forniti non è sufficiente per rafforzare la sicurezza stradale sugli assi di transito, scrive in una presa di posizione. I conducenti possono per esempio disattivare la maggior parte dei sistemi di assistenza.

L'Astag ritiene che sia ben più importante adattare le strade all'aumento del traffico. La sicurezza sarà maggiormente assicurata con due tunnel a senso unico attraverso il San Gottardo. Come avviene attualmente, i requisiti tecnici per i veicoli dovrebbero continuare a essere basati sulla legislazione dell'Unione Europea (UE), come stabilito nell'accordo sui trasporti terrestri.

"Costrizione inutile"

Anche l'UDC e il PLR rifiutano il progetto. L'UDC parla di "inutile costrizione politica" sulle spalle dei commercianti elvetici. In ogni caso - ritiene - i mezzi saranno adattati in linea con gli sviluppi del mercato.

Il PLR dal canto suo, sostiene che i nuovi requisiti infliggerebbero un duro colpo agli investimenti nel parco veicoli. I due partiti continuano a sostenere che i veicoli adattati alle ultime innovazioni vengono generalmente utilizzati per il traffico internazionale.

PS: costi elevati dovuti a incidenti

Da parte loro PS, PPD e PVL sostengono il progetto che permetterebbe - secondo il PS - di ridurre il numero di morti in incidenti che coinvolgono mezzi pesanti o pullman. I costi esterni di questi incidenti sono elevati sottolineano i socialisti.

Il PS e il PVL rifiutano di concedere un periodo di attuazione più lungo per il traffico interno, come sostenuto dalla commissione del Nazionale. Tuttavia, il PS osserva che preferisce che questo periodo sia concesso al traffico locale piuttosto che restare allo status quo. Il PPD, invece condivide l'opinione della commissione su questo punto.

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