Svizzera

Swiss: per il post-Covid o tagli ai salari o licenziamenti

Secondo la SonntagsZeitung, 9'500 dipendenti potrebbero essere toccati da una grande ristrutturazione

Necessità di ridurre i costi (Keystone)
13 settembre 2020
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Tagli ai salari o riduzione dei posti di lavoro: è questa, secondo la SonntagsZeitung, l'alternativa che viene attualmente posta al personale di Swiss, compagnia duramente toccata dalla pandemia che ha messo in ginocchio il settore dell'aviazione.

Stando al domenicale i 9'500 dipendenti dell'azienda sono minacciati da una grande ristrutturazione. "Il nostro obiettivo è riuscire a superare la crisi con tutti i nostri collaboratori", spiega al giornale il portavoce Marco Lipp. Questo però sarà possibile solo se saranno raggiunte "sostanziali riduzioni dei costi del personale".

L'aviolinea punta a ridurre del 20% gli oneri generali, agendo peraltro in tutti i comparti dell'impresa, non sono a livello di organico. Stando a dichiarazioni di Stefan Brülisauer del Sindacato dei servizi pubblici (VPOD/SSP) nel segmento personale il gruppo vorrebbe risparmiare il 15%: il settimanale avanza quindi la cifra di 1425 impieghi a rischio. Attualmente Swiss sta negoziando con i rappresentanti delle maestranze su un piano sociale e su singoli punti del contratto collettivo di lavoro.

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