Svizzera

Sospetto sostegno all’Isis, chiesto l’internamento

Insolita richiesta di pena al processo in corso al Tpf di Bellinzona. La difesa domanda l'assoluzione dalle imputazioni più importanti e un congruo risarcimento.

(TiPress)
9 settembre 2020
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Bellinzona – Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha chiesto sei anni e nove mesi di carcere e l'internamento per il 52enne iracheno a processo in questi giorni al Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona e accusato di sostegno al sedicente Stato islamico (Isis) e di aver ricevuto l'ordine di preparare un attentato in Svizzera. Dal canto suo, la difesa ha domandato l'assoluzione e un risarcimento per il carcere preventivo subito dal suo assistito. 

La requisitoria del procuratore federale Kaspar Bünger si è protratta per quattro ore. Al termine, ha chiesto che l'imputato venga condannato a una pena di sei anni e nove mesi di carcere. Non solo. Una volta la pena espiata, l'uomo dovrebbe essere internato. Quale «ultima ratio», ha spiegato Bürger affermando che solo in questo modo si può proteggere la società da simili individui. 

È la prima volta che l'Mpc chiede l'internamento di una persona sospettata di sostegno a un'organizzazione terroristica. La misura questa volta si giustifica con l'energia criminale dell'imputato e il pericolo di recidiva. «L'interesse alla sicurezza della collettività prevale sull'interesse alla libertà dell'accusato», ha affermato il procuratore federale. Bürger ha chiesto infine l'espulsione dalla Svizzera per 15 anni.

L'uomo è accusato di aver agito a più riprese dalla Svizzera per conto dell'Isis, fra le altre cose preparando un attentato suicida. L'imputato, arrestato nel maggior 2017 nel canton Turgovia, è stato posto in detenzione. Vive in Svizzera da 22 anni ma "non ha mai avuto lavori regolari", ha sottolineato il procuratore federale.

Difesa: parole mal interpretate

La difesa dal canto suo sostiene che le intenzioni dell'uomo siano state completamente mal interpretate. Su oltre 26'000 messaggi ne sono stati estrapolati solo alcuni, giungendo a conclusioni errate. Per questo motivo è stata chiesta l'assoluzione dalle imputazioni più importanti, come quella di affiliazione ad un'organizzazione criminale.

Per i delitti minori viene domandata una pena pecuniaria di 170 aliquote giornaliere da 30 franchi. L'uomo dovrebbe inoltre essere subito liberato e risarcito con 200'000 franchi per gli oltre 1000 giorni di prigionia ingiustificati.

Ieri l'imputato aveva negato ogni partecipazione ad attività terroristiche. Respingendo tutto l'incarto dell'accusa, aveva dichiarato che "gli elementi sono falsi e non hanno niente a che vedere con la realtà".

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