Svizzera

Covid-19, pressioni per direttive chiare sui grandi eventi

Al Consiglio federale viene chiesto di stabilire criteri epidemiologici precisi, richiesta della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità

I criteri delle direttive devono essere chiari (foto archivio Ti-Press)
23 agosto 2020
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Cresce la pressione sul Consiglio federale affinché vengano emanate direttive per lo svolgimento di grandi eventi. "Ci aspettiamo che la Confederazione stabilisca criteri epidemiologici chiari nella sua ordinanza sull'autorizzazione dei grandi eventi", afferma Lukas Engelberger, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (Cds) in un'intervista alla 'SonntagsZeitung'.

La Cds suggerisce di utilizzare l'evoluzione del numero di casi e le capacità per il tracciamento dei contatti per fissare le direttive. Si tratterebbe di requisiti minimi e "i Cantoni dovrebbero avere la libertà di non concedere o revocare autorizzazioni in circostanze particolari, anche se questi criteri sono soddisfatti", ha aggiunto Engelberger.

La richiesta di una valutazione differenziata per i Cantoni

Anche la task force scientifica della Confederazione e diversi parlamentari chiedono l'elaborazione di linee guida. Queste renderebbero più difficile l'approvazione di grandi eventi, in particolare nei cantoni di Ginevra, Vaud e Zurigo. Ruth Humbel, consigliera nazionale Ppd e presidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità, chiede direttive a livello nazionale che consentano una valutazione differenziata nei cantoni. Humbel cita l'esempio di Ginevra, che la settimana scorsa ha registrato oltre 200 nuove infezioni: "Trovo delicato che nelle condizioni attuali si svolgono eventi importanti", ha detto.

La proposta di Berset per la prossima settimana

ll ministro della sanità, Alain Berset, presenterà una proposta ai cantoni la prossima settimana poi il Consiglio federale deciderà il margine di manovra, scrive il domenicale.

Non tutti però la pensano alla stessa maniera

Cantoni e partiti però sono divisi sul tema. Martin Pfister, direttore della sanità di Zugo, ritiene sbagliato "fissare rigidi limiti epidemiologici". A suo avviso i Cantoni dovrebbero disporre di un margine di manovra.

L'Udc scarta in blocco l'idea di nuove direttive. "Non c'è bisogno di norme federali per l'approvazione di grandi eventi", ha affermato il consigliere nazionale Thomas de Courten.

Secondo il consigliere agli Stati Plr Damian Müller invece sarebbe meglio optare per una via di mezzo, vale a dire criteri epidemiologici chiari, ma con la possibilità di adattare i concetti di protezione. "Se ci sono delle epidemie, non bisogna cancellare tutto", ha detto.

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