Svizzera

Condannati per riciclaggio due camorristi

Il ministero pubblico della Confederazione fa luce sull'estensione delle mafie in Svizzera

2 agosto 2020
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Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha condannato per riciclaggio due persone sospettate di essere vicine alla Camorra lo scorso giugno. È quanto indica oggi il domenicale Nzz am Sonntag, basandosi su due decreti d'accusa della procura federale.

I due sono stati condannati a una pena detentiva condizionale di sei mesi ciascuno, ha confermato l'Mpc all'agenzia Keystone-Ats.

Gli imputati - spiega il domenicale - sono accusati di aver fatto parte di una banda che tra il 2005 e il 2015 ha portato in Svizzera un totale di quasi 28,4 milioni di euro (oltre 30,5 milioni di franchi). I due complici sono stati incaricati di trasferire diversi milioni di euro di origine criminale su conti bancari elvetici. Inoltre, la procura federale ha confiscato loro orologi di lusso, diamanti e gioielli.

Altri tre membri della cellula sono stati condannati in Italia nel 2011 e in seguito con una sentenza in seconda istanza nel 2013, si legge nel decreto d'accusa. Il primo accusato ha ricevuto una condanna a sei anni e cinque mesi di carcere in secondo grado. Il secondo a cinque anni e sette mesi, mentre la pena per il terzo imputato è di due anni e undici mesi. Le sentenze non sono ancora definitive.

Solo una settimana e mezzo fa, le autorità svizzere e italiane hanno arrestato una settantina di persone in un'azione coordinata contro la 'Ndrangheta calabrese. Gli esperti, scrive la Nzz, avvertono che la mafia ha notevolmente ampliato la sua presenza in Svizzera. Secondo le stime ci sono circa 20 cellule con 400 attori.

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