Svizzera

I fautori del 5G cercano il dialogo con la popolazione

Nasce la piattaforma 'Change5G' per rispondere con 'fatti concreti e scientifici' alle preoccupazioni sulla nuova tencologia

Ti-Press
10 luglio 2020
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I sostenitori della nuova tecnologia 5G hanno deciso di lanciare oggi la piattaforma "Change5G" per avviare un dialogo con la popolazione su questa nuova infrastruttura mobile, in particolare per quanto riguarda le preoccupazioni legate agli effetti per la salute, sulla base di "fatti concreti e scientifici".

'Conoscenze e conclusioni errate'

"La necessaria espansione con il 5G è oggi gravemente ostacolata politicamente e socialmente da una mancanza di conoscenze, da conclusioni errate e da incertezze", rilevano i promotori. Lo sviluppo della nuova tecnologia ha incontrato negli scorsi mesi la riluttanza di una parte della popolazione, anche in Ticino.

La piattaforma intende porre rimedio a questa situazione attraverso il dialogo, dimostrando i vantaggi del 5G attraverso esempi di applicazione.

45 personalità

A sostenere la piattaforma sono 45 personalità provenienti dalla scienza, dell'economia e dalla politica, nonché 19 associazioni. Tra gli s vizzeri che sostengono apertamente il 5G - e che vengono definiti Ambasciatori sul sito di "Change5G" - figurano ad esempio Michael Hengartner, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Politecnico federale di Zurigo, Rolf Hügli Direttore dell'Accademia svizzera delle scienze tecniche, nonché il dirigente sportivo Gian Gilli.

Tra i politici ticinesi, nominati Ambasciatori, che sostengono la quinta generazione di telefonia mobile vi sono i consiglieri nazionali Bruno Storni (PS) e Fabio Regazzi (PPD), nonché l'ex consigliere agli Stati Giovanni Merlini (PLR).

A collaborare a "Change5G" sono inoltre l'Associazione svizzera delle telecomunicazioni (Asut) e i suoi membri, in particolare Sunrise e Swisscom.

Rete in funzione

Il 5G è un'infrastruttura mobile ultraveloce che si sta espandendo il tutto il mondo. Nel febbraio 2019 i principali operatori svizzeri Swisscom, Sunrise e Salt avevano pagato 379 milioni di franchi per le concessioni d'esercizio. Nonostante le moratorie in diversi Cantoni e le numerose opposizioni a progetti di nuove antenne, la rete è già in funzione in diverse località: Sunrise sostiene di possedere la più grande fetta di questo mercato, con circa 300 comuni e una copertura dell'80%. Swisscom, dal canto suo, lo scorso dicembre aveva annunciato di coprire circa il 90%.

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