Svizzera

Uccisione di George Floyd, anche la Svizzera s'indigna

Manifestazioni di piazza in diverse città, a partire da Berna e Zurigo. In migliaia in ginocchio per 8 minuti e 46 secondi

Manifestanti in piazza in diverse città elvetiche (Keystone)
14 giugno 2020
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La morte del cittadino afroamericano George Floyd, ucciso soffocato da poliziotti a Minneapolis, indigna anche la Svizzera: manifestazioni di protesta contro il razzismo si sono tenute ieri in diverse città elvetiche, tra cui Zurigo, Berna, Lucerna e Losanna. I dimostranti hanno sfilato lungo le vie delle città scandendo l'ormai famoso slogan "Black Lives Matter" (le vite dei neri contano) e protestando contro la discriminazione e la violenza della polizia nei confronti delle persone di colore. "Il silenzio uccide", "le vite dei neri contano" o ancora "niente giustizia, niente pace", sono alcune delle scritte che si potevano leggere sui cartelloni tenuti dai manifestanti. Inoltre, più volte i presenti si sono inginocchiati, alcuni con il pungo levato al cielo, inscenando un'immagine emblematica delle proteste. È inoltre abitudine effettuare il gesto per 8 minuti e 46 secondi esatti, il tempo dell'agonia vissuta da George Floyd.

La polizia si è astenuta dall'intervenire

I manifestanti, quasi tutti vestiti di nero e in gran parte giovani, hanno invaso soprattutto le strade di Berna e Zurigo. Nel primo pomeriggio, nella Città federale - secondo alcune stime - si sono radunate circa 4'000 persone, a Lucerna "qualche centinaio", mentre nel centro di Zurigo si parla di 10'000. Poco dopo le 17 invece un migliaio di persone sono scese in strada a Losanna. In mille a San Gallo. La polizia - sebbene alcune delle manifestazioni non fossero autorizzate - si è limitata a invitare i presenti a evitare assembramenti, astenendosi dall'intervenire. Tuttavia, a margine della dimostrazione di Zurigo si sono verificati disordini contro le forze dell'ordine. Agli agenti presenti sono stati lanciati degli oggetti e diverse persone sono state arrestate, ha reso noto su Twitter la polizia zurighese, specificando in seguito che si trattava di gruppi autonomi di sinistra che avevano partecipato al corteo.

L'Europa che protesta, scontri a Parigi

Nonostante le restrizioni legate alla pandemia, negli ultimi giorni migliaia di persone sono scese in strada in molte città europee. A Parigi la folla radunata a place de la République per la manifestazione contro le violenze della polizia e per chiedere giustizia per Adama Traoré, il francese morto nel 2016 durante un fermo di polizia, ha raggiunto ieri le 15'000 persone. La tensione era alta, ci sono continue cariche della polizia, lancio di sassi e sampietrini contro gli agenti e risposta con una pioggia di lacrimogeni. La folla è stata invitata a lasciare la piazza attraverso le strade indicate dagli agenti per sciogliere l'assembramento, vietato in questo periodo di riapertura dopo il lockdown. Gruppi di black-bloc continuano a tentare lo sfondamento in direzione del percorso previsto dai manifestanti, ma non autorizzato, verso place de l'Opèra. A gruppi, quando si sono placati gli scontri, i manifestanti si sono inginocchiati intonando slogan contro la polizia, per Adama Traoré e George Floyd.
 

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