Svizzera

Al via la sessione estiva delle Camere federali

Tre settimane di lavori dopo le seduto dedicate alla pandemia

1 giugno 2020
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 A poco più di quattro settimane dalla sessione straordinaria interamente dedicata al coronavirus, il parlamento torna a riunirsi da oggi per la sessione estiva di tre settimane, che si preannuncia più intensa del solito.

La pandemia di coronavirus n scomparsa dai radar, tanto che per motivi di sicurezza i dibattiti si terranno ancora negli ampi spazi di Bernexpo, giudicati più idonei per mantenere la distanza sociale al fine di evitare possibili contagi.

Molti i dossier urgenti - come la legge sul CO2 o la rendita ponte per i disoccupati anziani - che attendono di essere discussi, anche se il problema Covid-19, e delle sue conseguenze economiche e sociali, è tutt'altro che archiviato: le camere saranno impegnate con dossier fondamentali, come la spinosa questione degli affitti commerciali.

14,2 miliardi per disoccupazione

Le Camere dovranno approvare un ulteriore pacchetto miliardario conseguenza dell'epidemia: il Consiglio federale chiede 14,2 miliardi di franchi (che si aggiungono ai 6 miliardi di marzo) a fondo perso per l'Assicurazione disoccupazione destinati a finanziare ulteriori richieste di lavoro ridotto da parte delle aziende. Tutto ciò per evitare che i contributi salariali debbano essere aumentati a partire dal 2021. Il "sì" delle camere è scontato.

Affitti commerciali, verso una soluzione?

Tra i nodi da sciogliere, come accennato, figura la questione degli affitti commerciali. Le Camere (nonostante l'avversione del Consiglio federale che non vuole immischiarsi nei rapporti di diritto privato e teme una valanga di ricorsi ai tribunali), dovrebbero suggellare il compromesso raggiunto dalle rispettive commissioni preparatorie consentendo a ristoratori e gestori di altre attività, che hanno dovuto sospendere il lavoro a causa del coronavirus, di accollarsi solo il 40% della pigione.

Tale soluzione varrebbe per tutto il periodo in cui è stata ordinata la chiusura da parte delle autorità. Per chi ha dovuto solo ridurre l'attività, questa soluzione si applicherebbe per due mesi al massimo. Eventuali accordi già conclusi tra le parti devono rimanere validi.

Il compromesso si applicherebbe ai locatori il cui affitto non supera 20 mila franchi mensili e per oggetto. Per le pigioni comprese tra 15 e 20 mila franchi, le parti possono decidere di non applicare il presente disciplinamento. Il Consiglio federale sarebbe incaricato di costituire un fondo per casi di rigore destinato ai locatori dotato di un importo di 20 milioni.

Tracciabilità spostamenti

Un altro aspetto non secondario delle misure anti-Covid riguarda l'adozione di una base legale, fortemente voluta dal parlamento, volta ad introdurre un'applicazione per smartphone allo scopo di monitorare gli spostamenti. L'obiettivo? Tenere sotto controllo il virus.

I dati trattati nella app denominata SwissCovid - il cui impiego è volontario - serviranno unicamente a informare le persone che partecipano al sistema sull'eventualità che siano state esposte al coronavirus, ha promesso il governo secondo cui la protezione dei dati è garantita. Tale strumento integra il tracciamento tradizionale dei contatti svolto dai Cantoni per ricostruire e interrompere le catene di infezione.

Se adottata dal parlamento, l'app potrà essere introdotta in tutta la Svizzera ancora in giugno. Intanto si stanno svolgendo test pilota. Rispetto alla proposta del governo, le commissioni potrebbero completare la legge con altre disposizioni, come analisi di depistaggio gratuite del coronavirus o degli anticorpi per chi è stato avvertito dall'app di essere stato in contatto con una persona infettatasi.

Rendita ponte e canapa

Allontanandoci dal capitolo "Covid-19", il parlamento dovrà anche affrontare, a livello di divergenze, la rendita ponte per disoccupati anziani, una proposta pensata in risposta all'iniziativa UDC volta a limitare l'immigrazione, testo sul quale la popolazione avrebbe dovuto esprimersi 17 maggio scorso, appuntamento poi rinviato a settembre a causa della pandemia.

Il Consiglio nazionale discuterà anche dei test pilota per la distribuzione della cannabis, tema che avrebbe dovuto trattare in marzo. Il Consiglio federale propone una base legale per studi scientifici sugli effetti dell'uso controllato della cannabis allo scopo di tagliare l'erba sotto i piedi al mercato nero.

Multinazionali in discussione

Un argomento controverso che le Camere non sono ancora riuscite a dirimere riguarda l'iniziativa popolare sulle multinazionali responsabili.

Le camere raccomandano la bocciatura, ma non riescono a mettersi d'accordo su un controprogetto. La Camera dei Cantoni si occuperà del tema già il 2 giugno, prima di affrontare la legge sulla protezione dei dati. ormai in dirittura d'arrivo.

Legge sul CO2

Il 9 e 10 giugno, il Consiglio nazionale potrà finalmente discutere la legge sulla CO2. Dopo aver respinto la legge nel dicembre 2018, non ha ancora avuto la possibilità di esprimersi sul progetto del Consiglio degli Stati.

Il dibattito, che avrebbe potuto svolgersi nel dicembre 2019, era stato rinviato al marzo scorso per lasciare il campo libero al nuovo Parlamento, che ha visto crescere i partiti ecologisti; ma lo scoppio della pandemia, e l'interruzione della sessione, ha scombinato i piani originari, e il tema è stato posto in agenda per questo giugno. Il tempo stringe: la futura legge dovrà infatti entrare in vigore l'anno prossimo.

La nuova commissione dell'ambiente del Nazionale ha approvato il progetto del governo allineandosi alle decisioni dei "senatori" per quanto concerne gli obiettivi di riduzione delle emissioni, i requisiti per i veicoli, la tassa sui biglietti aerei (tra 30 e 120 franchi) e il Fondo per il clima.

Quest'ultimo, che dovrà anche finanziare misure di riduzioni a lungo termine delle emissioni di CO2 degli immobili, dovrà in particolare tenere in considerazione le regioni periferiche di montagna.

La commissione vorrebbe inoltre che anche le PMI, come le grandi imprese a forte consumo energetico, possano essere esentate dalla tassa sul CO2 se si impegnano a limitare le rispettive emissioni.

Costi sanitari

Il Consiglio nazionale discuterà anche le misure per ridurre i costi dell'assicurazione malattia. In particolare, il Consiglio federale propone l'introduzione di un'organizzazione tariffaria nazionale in ambito ambulatoriale e l'istituzione di un sistema di prezzi di riferimento per i farmaci generici.

La limitazione del numero di medici autorizzati ad esercitare al fine di controllare i costi sanitari rimane una questione delicata. Le Camere dovrebbero raggiungeranno un accordo in sede di conciliazione.

Altri temi rilevanti al Nazionale: il matrimonio civile per tutti e il rafforzamento delle misure preventive per combattere il terrorismo, con limitazioni che potrebbero essere applicate anche ai minorenni, ciò che preoccupa le cerchie impegnate nella salvaguardia dei diritti umani

Legge antiburqa

Le Camere cercheranno anche di appianare le restanti divergenze riguardanti il controprogetto indiretto all'iniziativa anti-burqa.

Oltre a ciò, il parlamento dovrà affrontare la legge che consente alle banche o alle società svizzere di dedurre dalle imposte le multe inflitte loro all'estero.

 

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