Svizzera

Un piano d'azione per il clima ai tempi del Covid-19

Dagli attivisti per il clima un programma di rilancio economico sociale ed ecologico per evitare un ulteriore surriscaldamento della crisi climatica

L'obiettivo è di conciliare la ripresa economica con la protezione dell'ambiente (Ti-Press)
25 maggio 2020
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"Un programma di rilancio economico sociale ed ecologico per evitare un ulteriore surriscaldamento della crisi climatica": è la richiesta degli attivisti per il clima per uscire dalla crisi legata al coronavirus.

Gli attivisti per il clima hanno presentato questa mattina il loro piano d'azione in una conferenza stampa a Berna. Le misure di rilancio dell'economia - scrivono in una nota - avranno un impatto decisivo sulla politica climatica. Rimandare il confronto sulla crisi climatica sarebbe un errore fatale.

Scienziati e attivisti per il clima di tutta la Svizzera stanno lavorando al piano d'azione da oltre sei mesi. L'obiettivo è di conciliare la ripresa economica con la protezione dell'ambiente. E di mostrare in che modo la Svizzera può raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2030, per tutti i settori dell'attività industriale e privata.

Un programma di investimenti economici finalizzato alla costruzione di una società resiliente in grado di affrontare le sfide future deve comprendere aiuti immediati per far fronte alla crisi, investimenti a favore del clima e la creazione di posti di lavoro sostenibili.

Mozione popolare a Friburgo

Sempre oggi, nel canton Friburgo, i movimenti "Grève du Climat" (Sciopero per il clima ) e "Grands-parents pour le climat" (Nonni per il clima) hanno consegnato al parlamento cantonale una mozione popolare munita di 800 firme che chiede di destinare 500 milioni di franchi per misure a favore del clima e dell'ambiente.

Il cantone - ricordano gli autori della mozione - dispone di 1,3 miliardi di franchi di riserve sotto forma di capitale proprio. La mozione popolare è uno strumento che deve raccogliere almeno 300 firme di aventi diritto al voto per essere sottoposta al parlamento. Quando le firme sono validate, il Gran Consiglio è tenuto ad esaminarla alla stregua di una mozione parlamentare.

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