Svizzera

Una caverna per le infiltrazioni d'acqua al Lötschberg

Verrà scavata per riuscire a risolvere i problemi che avevano interrotto più volte il traffico ferroviario da febbraio ad aprile

Il tunnel (Keystone)
19 maggio 2020
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Dopo diverse infiltrazioni d'acqua e fango in un punto della galleria di base del Lötschberg, la compagnia ferroviaria Bls vuole costruire un'apposita caverna per raccogliere il liquido e il materiale per poi incanalarlo fuori dal tunnel.

Costruzione in autunno

La costruzione potrebbe iniziare già in autunno, ma ci vorranno diversi mesi per completarla. I costi sono stimati in qualche decina di milioni di franchi, ha detto oggi ai media in videoconferenza Stefan Irngartinger, responsabile del progetto Alptransit della Bls. La canna est del tunnel sarà chiusa durante l'intera operazione. Il traffico ferroviario passerà attraverso il tubo ovest su un unico binario per diversi mesi. La Bls vuole mantenere i treni passeggeri a cadenza oraria tra il Vallese e Berna, ha aggiunto.

La vicenda

La galleria ferroviaria di base del Lötschberg, inaugurata nel 2007, è lunga 34,6 chilometri; attraversa la catena alpina settentrionale tra Frutigen (Berna), al portale nord, e Raron (Vallese), a sud. Dall'inizio di febbraio alla fine di aprile il traffico ferroviario è stato perturbato più volte per infiltrazioni di acqua e fango, in particolare nella canna est.

Le infiltrazioni sono sempre capitate nello stesso tratto, a circa 2,5 km dal portale sud di Raron. Ogni volta le operazioni di risanamento sono ammontate a un importo compreso tra 2,5 e 3,5 milioni di franchi.

Queste ripetute inondazioni provengono da una trivellazione esplorativa dove i geologi, nel 2001, si sono imbattuti in una grossa sorgente carsica. Dato che i sistemi carsici sono imprevedibili, il cunicolo non è stato sigillato per evitare una pressione incontrollabile dell'acqua nella roccia intorno al tunnel, ha spiegato Stefan Irngartinger. Poiché questo foro non poteva essere chiuso, l'acqua è quindi stata raccolta in tubi flessibili dietro la parete della galleria e portata fuori dal tunnel tramite una conduttura a pressione.

Un evento naturale ha poi modificato i percorsi del flusso nella roccia, così che molta più sabbia è arrivata nel foro esplorativo e ha bloccato il passaggio nei tubi flessibili. L'alta pressione ha causato una perdita da una unica giunzione tra due tubi, facendo penetrare acqua e fango nella galleria est. L'evento è stato quindi molto locale e non dovuto al sistema di tenuta stagna scelto, ha sottolineato Irngartinger.

La costruzione di una cavità sotterranea con una capacità di almeno 1000 metri cubi sul lato est del traforo dovrebbe porre rimedio in modo permanente alla situazione, ha concluso.

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