Svizzera

Koch: 'Prevediamo allentamenti per le visite in casa anziani'

Il delegato Covid-19 dell'Ufsp apre alle visite dei familiari 'a secondo della situazione locale'. Frontiere: nuovi gruppi esclusi dai divieti di entrata

Daniel Koch in conferenza stampa (Keystone)
11 maggio 2020
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«L'evoluzione della situazione è molto positiva – esordisce Daniel Koch in apertura del momento informativo odierno a Berna –. D'ora in poi anche i pazienti a rischio possono muoversi un po' più liberamente, senza aver paura. Raccomandiamo di non usare i mezzi pubblici negli orari di punta e di farsi aiutare per la spesa. Ma dovrebbero cercare di riprendere una routine il più normale possibile».

«A seconda della situazione locale – aggiunge Koch – si può anche procedere con degli allentamenti per le visite in casa per anziani o strutture di cure».  

Allentamenti anche alle frontiere

Anche alle frontiere sono previsti degli allentamenti: ulteriori gruppi di persone sono esclusi dal divieto di entrare in Svizzera. Questo, spiega Christian Bock, direttore dell'Amministrazione federale delle dogane (Afd) «porta inevitabilmente a un aumento del traffico ai confini». Per questo motivo, una ventina di valichi è stata riaperta da stamattina. Una riapertura che potrà anche estendersi ad altri valichi «in modo graduale e coordinato con gli Stati limitrofi».

Gli allentamenti annunciati da Bock consentono tra l'altro la possibilità del ricongiungimento famigliare.

Turismo degli acquisti: con la riapertura, seppur parziale, delle frontiere si sono verificati 6'000 casi di persone multate per aver fatto spese all'estero. 

Le cifre del lavoro ridotto

In Svizzera finora sono state approvate 185'375 richieste di aziende per introdurre il lavoro ridotto per un numero totale di 1'868'500 lavoratori, indica Boris Zürcher, capo della Direzione del lavoro della Seco. Si tratta di più di un terzo delle imprese dell'economia elvetica (37% la cifra esatta portata da Zürcher). Per quanto riguarda il settore della ristorazione sono state circa il 75% delle imprese a presentare una domanda di lavoro ridotto. «La Seco non ha nessuna intenzione di spingere alcuna azienda al fallimento, per questo serve il lavoro ridotto – osserva il capo della Direzione del lavoro –: per salvaguardare i posti di lavoro». 

Approvigionamento di mascherine garantito

«Ci sono mascherine per tutta la popolazione. Gli apparecchi medici sono anche garantiti», afferma il brigadiere Markus Näf, coordinatore degli acquisti dell'esercito. Visto l'approvvigionamento ritenuto «sufficiente», al momento gli acquisti si sono conclusi. In caso di nuovi bisogni, aggiunge Näf, «si acquisterà altro materiale senza problemi, in quanto non ci sono difficoltà a rifornirsi sul mercato internazionale». 

 

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