Svizzera

Il Consiglio nazionale si apre con un 'pensiero al Ticino'

Momento di raccoglimento nei primi momenti della sessione straordinaria della camera bassa dedicata al coronavirus

Foto Keystone
4 maggio 2020
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Un pensiero è andato in particolare al Ticino nell'apertura di sessione straordinaria del Consiglio nazionale dedicato all'emergenza coronavirus. La prima cittadina del Paese, Isabelle Moret, ha affermato, in italiano, che "il nostro pensiero è rivolto a voi, che appartenete a uno dei Cantoni più colpiti".

Un omaggio alle vittime

Un momento di raccoglimento è stato dedicato a tutti coloro che hanno perso una persona cara a causa del coronavirus. "A nome del Parlamento, vorrei esprimere la nostra compassione per le famiglie in lutto, per i malati che soffrono e la nostra gratitudine per coloro che si prendono cura dei malati e aiutano i morenti", ha affermato la presidente della camera Isabelle Moret.

La vodese ha poi proseguito ricordando come il rischio di contagio "abbia stravolto le nostre relazioni con le persone malate: non è più consentito a una moglie badare al marito, a un figlio dire addio alla madre, a una sorella tenere la mano al fratello". Il coronavirus - ha aggiunto - fa sì che chi ci lascia debba farlo senza i propri cari, in solitudine.

La prima volta fuori da Palazzo

Parlando della sessione, Moret ha ricordato come per la prima volta nella sua storia, il Parlamento deve riunirsi fuori dal Palazzo federale per motivi sanitari. Consiglio nazionale e degli Stati si riuniscono infatti nei vasti locali di Bernexpo. La presidente della Camera del popolo ha poi illustrato ai colleghi le nuove direttive sul rispetto delle distanze di sicurezza, in particolare per i deputati che intendono prendere la parola.

Sommaruga: 'Crisi inedita'

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, ricordando come questa crisi sia inedita per la Svizzera dalla fine della Seconda Guerra mondiale, ho poi illustrato le ragioni che hanno portato il Consiglio federale ad adottare le misure che limitano le libertà individuali e l'autonomia dei Cantoni. Si è agito rispettando il principio di proporzionalità come esige la Costituzione, ha spiegato la consigliera federale.

L'obiettivo, ha precisato Sommaruga, era frenare la pandemia. il primo bilancio è positivo. Per questo motivo è stato deciso un allentamento di alcuni provvedimenti.

Più in generale, la presidente della Confederazione ha ricordato come l'epidemia abbia ridotto il Parlamento al grado di spettatore. Il legislativo ritroverà però il posto che gli spetta: il Consiglio federale licenzierà un messaggio entro l'11 settembre in modo che possa riesaminare le ordinanze di emergenza. Quella attuale che regola da marzo le misure di lotta contro il coronavirus è valida fino al 13 settembre.

Dopo i discorsi di Moret e Sommaruga hanno preso la parola i rappresentati dei gruppi parlamentari che hanno espresso le loro rivendicazioni per questa sessione straordinaria. Prima di entrare nel vivo delle discussioni sugli aiuti all'economia duramente colpita dalla crisi, il Nazionale dovrà ancora testare il sistema di voto elettronico.

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