Svizzera

Camere federali, domani al via la sessione straordinaria

Sul menu, tra Nazionale e Stati, fideiussioni, lavoro ridotto e due mozioni per il sostegno ai media colpiti dalla crisi per il Covid-19

Ti-Press
3 maggio 2020
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Inizia domani la sessione straordinaria del Parlamento durante la quale sarà chiamato ad esprimersi sui vari pacchetti volti a sostenere l'economia. Le spese previste dovrebbero superare i 55 miliardi di franchi.

Per rispettare le misure igieniche e, soprattutto, di distanziamento sociale, i deputati si riuniranno per l'occasione negli ampi spazi di Bernexpo. Per evitare assembramenti, restrizioni sono previste anche per i giornalisti.

Consiglio nazionale: fideiussioni, lavoro ridotto e Ipg

Dopo aver testato il sistema di voto, il Consiglio nazionale affronterà il punto chiamato semplicemente "Prima aggiunta al preventivo 2020", che contiene le richieste di sostegno ai vari settori dell'economia colpiti dalla crisi del coronavirus.

Il grosso dell'impegno finanziario della Confederazione - 40 miliardi di franchi - è destinato alle fideiussioni per le imprese, soprattutto PMI, che potrebbero trovarsi in difficoltà per mancanza di liquidità.

Il Nazionale dovrà discutere una mozione che chiede di allungare da 5 a 8 anni la garanzia della Confederazione. Un'altra mozione domanda invece di non prelevare alcun tasso di interesse scaduto il primo anno sui crediti-ponte fino a 500 mila franchi.

Un altro pilastro dell'intervento statale riguarda le indennità per lavoro ridotto, uno strumento che consente alle imprese di evitare i licenziamenti. Il Consiglio federale ha esteso i beneficiari che possono godere di questo strumento. Per l'occasione, il Consiglio federale propone di rimpinguare il Fondo per l'assicurazione disoccupazione con 6 miliardi, una somma che le commissioni raccomandano di accogliere.

Le Indennità per perdita di guadagno (IPG) rappresentano un altro strumento fondamentale per attenuare gli effetti nefasti del coronavirus. Possono approfittarne quei genitori rimasti a casa per prendersi cura dei figli dopo la chiusura delle scuole. Il governo chiede un credito di 4 miliardi. L'esecutivo ha poi esteso i beneficiari, includendovi i casi di rigore tra gli indipendenti, per ulteriori 1,3 miliardi.

Spese per centinaia di milioni, in alcuni casi per miliardi, sono previste anche per ambiti quali il settore sanitario, lo sport e la cultura. Per la sanità, oltre ai primi 400 milioni liberati per l'acquisto di mascherine protettive, respiratori, defibrillatori e un vaccino che ancora non esiste, il Consiglio federale chiede un secondo importo di 2,1 miliardi.

Agli Stati impiego dell'esercito e aiuti da destinare ai media

Il Consiglio degli Stati (14.00-open end) dovrà autorizzare da parte sua l'impiego dell'esercito a sostegno delle autorità civili. Il benestare è indispensabile quando vengono chiamati più di 2000 soldati oppure il servizio d'appoggio dura oltre tre settimane.

I "senatori" si occuperanno poi della modifica della legge sulla navigazione aerea volta a creare le basi legali per permettere alla Confederazione di sostenere il settore aeronautico. Mercoledì scorso l'esecutivo aveva annunciato un credito d'impegno di quasi 1,9 miliardi a sostegno delle compagnie Swiss e Edelweiss.

La Camera dei cantoni dovrà anche esprimersi sulla mozione che chiede aiuti per 65 milioni da destinare ai media, in seguito al crollo della entrate pubblicitarie. Una prima mozione chiede di sostenere l'agenzia di stampa Keystone-ATS affinché sia in grado di diffondere gratuitamente ai suoi abbonati nelle tre lingue i suoi testi del servizio di base. La mozione prevede inoltre lo stanziamento dei mezzi necessari per l'invio gratuito dei giornali regionali e locali da parte della Posta (circa 25 milioni) e una riduzione del prezzo per il recapito degli altri quotidiani (10 milioni). La seconda mozione auspica che le emittenti radiotelevisive locali e regionali vengano sostenute con 30 milioni in più rispetto al 2019.

Un'altra mozione al vaglio degli Stati chiede all'esecutivo di elaborare una normativa che permetta di esentare dal pagamento delle pigioni le piccole imprese e i lavoratori indipendenti. Un ulteriore atto parlamentare domanda di sostenere finanziariamente le istituzioni che si occupano della custodia di bambini complementare alla famiglia.

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