Svizzera

L'uscita dal lockdown, ristoranti aperti dall'11 maggio

I prossimi passi del piano di allentamento: confermata la ripresa delle scuole e degli allenamenti sportivi. Graduale riapertura delle frontiere

I Consiglieri federali Parmelin, Berset e Sommaruga in conferenza stampa (Keystone)
29 aprile 2020
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Da lunedì 11 maggio 2020 potranno riaprire i negozi, i ristoranti, i mercati, i musei e le biblioteche; nelle scuole del livello elementare e secondario potrà riprendere l’insegnamento presenziale e nello sport di massa e di punta saranno consentiti gli allenamenti. I trasporti pubblici inoltre riprenderanno a circolare secondo l’orario normale. Sono queste le decisioni presentate a Berna dal Consiglio federale. «Abbiamo scelto d'intraprendere la via di mezzo – ha spiegato la presidente della Confederazione, Simonetta Sommarua –. Vogliamo conciliare la tutela della popolazione con i bisogni dell’economia. Procediamo passo dopo passo per poter osservare le conseguenze di ogni allentamento. Ogni apertura sarà collegata a un piano di protezione».

Per quanto riguarda gli esami di maturità, il Consiglio federale ha deciso in accordo con la Conferenza dei direttori della pubblica educazione (Cdpe) che potranno essere prese in considerazione le note scolastiche; spetterà poi ai Cantoni decidere se effettuare o meno gli esami scritti per la maturità liceale.

Parallelamente a queste aperture saranno allentate anche le restrizioni di entrata in Svizzera. Dall’11 maggio, inoltre, i Cantoni dovranno riprendere a tracciare in modo capillare le nuove infezioni.

I nuovi allentamenti saranno accompagnati da una serie di piani di protezione.  Le regole di distanziamento sociale e d’igiene dovranno essere rispettate anche in futuro. «A livello epidemiologico la situazione sta gradualmente migliorando – ha osservato Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell'interno –. Questo progressivo allentamento delle restrizioni funzionerà se la popolazione continuerà a rispettare le misure di prevenzione». Per il ministro dell'economia Guy Parmelin e decisioni del Consiglio federale rappresentano «una nuova alba sul cielo dell’economia». Parmelin ha inoltre fornito alcuni dati preoccupanti sullo stato dell'economia elvetica a seguito della crisi 'covid19': il 37% della manodopera a livello nazionale è al beneficio del lavoro ridotto, le aziende sono sovra indebitati (70 miliardi) e la disoccupazione è aumentata di quasi un punto percentuale (0.82%) tra marzo e aprile, per assestarsi intorno al 3.3%. «La situazione delle prossime settimane permetterà alle aziende di andare avanti e ridecollare – ha aggiunto il capo del Dipartimento federale dell'economia –, ci sono però molte imprese che non saranno in grado di ripartire». La Seco prevede per il 2021 una crescita del prodotto interno lordo di circa il 5%, «ma non tornerà ai suoi livelli di fine 2019» ha concluso Parmelin.

Il Consiglio federale deciderà sulla terza fase di allentamento, che dovrebbe scattare l’8 giugno, nella sua seduta del 27 maggio prossimo. Entro la fine del mese prossimo sono previste decisioni sul divieto di assembramenti di più di cinque persone, sull’insegnamento presenziale nei licei e nelle scuole universitarie, sulle istituzioni culturali, sugli impianti sportivi, sugli impianti di risalita e sulle funzioni religiose. Il Collegio governativo discuterà inoltre sull’uscita dalla situazione straordinaria secondo la legge sulle epidemie. Il 26 giugno intende infine prendere ulteriori decisioni per la stagione estiva basandosi sui risultati del monitoraggio.

Le misure nel dettaglio

Cauta apertura del settore gastronomico dall’11 maggio

L’11 maggio, gli esercizi della ristorazione potranno riaprire i battenti, ma nel rispetto di  severe condizioni. In una prima fase sono ammessi a un tavolo al massimo quattro persone  o due genitori accompagnati dai propri figli. Tutti gli ospiti devono essere seduti e tra i diversi  gruppi deve essere mantenuta una distanza di due metri o apposti elementi di separazione. Il  Consiglio federale deciderà sugli ulteriori allentamenti nella seduta del 27 maggio prossimo.  Il graduale allentamento è accompagnato da piani di protezione ed è stato discusso con i  rappresentanti del settore.

Decisione sulle modalità d’insegnamento lasciata ai Cantoni

Dall’11 maggio, nelle scuole del livello elementare e secondario sarà nuovamente consentito l’insegnamento presenziale. A tale scopo l’UFSP ha definito, in collaborazione con la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), le prescrizioni per i piani di protezione delle scuole. Per la loro elaborazione si è fatto ricorso al comitato consultivo scientifico (COVID-19 Science Task Force) e ad altri esperti. Entro l’11 maggio i Cantoni e i Comuni disciplineranno l’attuazione dei piani tenendo conto delle peculiarità locali. Le scuole potranno organizzare in modo flessibile l’insegnamento in classe.

Nei licei e nelle scuole professionali e universitarie, dall’11 maggio saranno nuovamente possibili le attività presenziali cui partecipano fino a cinque persone. Questo principio vale anche per l’insegnamento musicale. Gli esami possono essere svolti se sono rispettate le regole di distanziamento sociale e d’igiene. Le attività presenziali con gruppi più numerosi saranno probabilmente consentite dall’8 giugno prossimo.

Sarà possibile rinunciare agli esami di maturità scritti 

Quest’anno i licei cantonali potranno rinunciare anche agli esami di maturità scritti: il Consiglio federale accoglie così la proposta della CDPE, che aveva già deciso di non effettuare gli esami orali. È inoltre stato stabilito che nel 2020 la maturità professionale sarà rilasciata sulla base unicamente delle note scolastiche. In questo settore la competenza disciplinatoria spetta in esclusiva alla Confederazione.

Musei, biblioteche e archivi aperti prima del previsto

Il Consiglio federale ha deciso che, oltre ai negozi e ai mercati, potranno riaprire anche i musei, le biblioteche e gli archivi. In queste strutture le regole di distanziamento sociale e d’igiene possono essere attuate facilmente e i flussi di persone canalizzati efficacemente. I giardini botanici e i parchi zoologici restano chiusi ancora fino all’8 giugno.

Allenamenti sportivi nuovamente consentiti dall’11 maggio

Il Consiglio federale allenta i provvedimenti per contenere la diffusione del nuovo coronavirus anche nel settore dello sport. Dall’11 maggio, nello sport di massa saranno nuovamente possibili gli allenamenti in piccoli gruppi fino a cinque persone, senza contatto fisico e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e d’igiene. Nello sport di punta le limitazioni sono meno severe, ad esempio gli allenamenti potranno svolgersi anche con più di cinque persone. Il Consiglio federale prevede inoltre di autorizzare la ripresa delle partite a porte chiuse nelle leghe con campionati prevalentemente professionistici a partire dall’8 giugno.

Graduale allentamento delle restrizioni d’entrata in Svizzera dall’11 maggio

Parallelamente alle fasi di apertura dell’economia, il Consiglio federale intende allentare gradualmente le restrizioni d’entrata in Svizzera emanate per far fronte all’emergenza coronavirus (v. comunicato stampa separato). Dall’11 maggio saranno trattate dapprima le domande depositate prima del 25 marzo da lavoratori provenienti dall’UE/AELS e da Paesi terzi. A partire da questa data sarà inoltre nuovamente possibile il ricongiungimento familiare in Svizzera per i cittadini svizzeri e dell’UE. I controlli alla frontiera saranno per contro mantenuti.

Grandi manifestazioni vietate fino alla fine di agosto

Per garantire la certezza nella pianificazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso che le  grandi manifestazioni con più di 1000 persone restano vietate fino alla fine di agosto. In questi eventi il rischio di trasmissione è molto elevato e il tracciamento dell’infezione è  praticamente impossibile. Inoltre è spesso difficile rispettare le misure d’igiene e le regole del  distanziamento sociale. Prima delle vacanze estive, il Consiglio federale rivaluterà la  situazione tenendo conto delle strategie degli altri Paesi. Il 27 maggio deciderà inoltre da  quando saranno nuovamente possibili le manifestazioni con meno di 1000 persone.


Tracciamento di tutte le nuove infezioni

Per contenere l’epidemia a lungo termine, la Confederazione ha elaborato un piano di  contenimento. Non appena il numero di nuove infezioni sarà diminuito a sufficienza, i  Cantoni dovranno nuovamente ricostruire in modo capillare le catene di trasmissione
(tracciamento dei contatti) per individuare il prima possibile le persone infette e garantire che  tutte le persone con sintomi possano essere testate e non, come finora, soltanto quelle  particolarmente a rischio o ricoverate in ospedale. Le persone che risultano positive al test  saranno isolate e quelle che hanno avuto contatti con loro saranno informate e dovranno  osservare un periodo di quarantena per interrompere le catene di infezione.

I test effettuati su persone con sintomi gravi o che presentano un rischio maggiore di complicazioni saranno rimborsati come finora dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Tenuto conto del rapido sviluppo della tecnologia, il DFI ha deciso di ridurre, con effetto al 30 aprile, a 95 franchi la tariffa dell’analisi a carico dell’AOMS.

App volontaria a sostegno del contenimento dell’epidemia

È previsto di mettere a disposizione della popolazione un’applicazione digitale che utilizza la tecnologia bluetooth per informare i suoi utenti se si sono trovati troppo a lungo nelle vicinanze di una persona infetta. L’app è attualmente sviluppata dai Politecnici federali di Zurigo e Losanna in collaborazione con la Confederazione e la COVID-19 Science Task Force. Le persone che ricevono una notifica dall’app possono rivolgersi all’Infoline dell’UFSP per una consulenza. L’uso dell’app è volontario, i dati personali possono essere visualizzati soltanto dall’utente e non vengono utilizzati dati personali o informazioni sulla posizione. L’app sarà inoltre utilizzata soltanto per la durata dell’emergenza coronavirus. Questi principi di base devono essere garantiti secondo l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) e la Commissione d’etica nazionale in materia di medicina umana (CNE).

 

 

 

 

 

 

 

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