Svizzera

'Situazione drammatica dei media, urge sostegno statale'

Il coronavirus ha provocato un crollo della entrate pubblicitarie dei media. Il parlamento chiede al Consiglio federale di adottare provvedimenti immediati

La mozione approvata dalla commissione parlamentare a Berna prevede l'invio gratuito dei quotidiani (Ti-Press)
28 aprile 2020
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Il blocco delle attività produttive dovuto al coronavirus e il conseguente crollo della entrate pubblicitarie hanno posto i media in un situazione drammatica. Per garantire la sopravvivenza di giornali, radio e tivù, anche la Commissione delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N), come l'omologa degli Stati, chiede un aiuto transitorio della Confederazione di circa 65 milioni di franchi.

Stando a una nota odierna dei servizi parlamentari, con il crollo degli introiti pubblicitari tra il 60 e il 95% a seguito della crisi del coronavirus, la già difficile situazione economica dei media è divenuta drammatica. E ciò proprio in questa fase la domanda di offerte mediatiche è quanto mai forte.

Una prima mozione approvata con 12 voti a 10 e 2 astensioni (a larga maggioranza invece dalla CTT-S), chiede al Consiglio federale di adottare provvedimenti immediati sotto forma di una soluzione transitoria: concretamente si tratta innanzitutto di sostenere l'Agenzia telegrafica svizzera (Keystone-ATS) affinché sia in grado di diffondere gratuitamente ai suoi abbonati nelle tre lingue i suoi testi del servizio di base.

La mozione prevede inoltre lo stanziamento dei mezzi necessari per l'invio gratuito dei giornali regionali e locali da parte della Posta (circa 25 milioni di franchi) e una riduzione del prezzo per il recapito degli altri quotidiani (10 milioni).

La seconda mozione, approvata all'unanimità (come per la CTT-S), auspica che le emittenti radiotelevisive locali e regionali siano sostenute con 30 milioni in più rispetto al 2019. Questo aiuto d'emergenza può essere erogato attingendo alla riserva di fluttuazione del canone radiotelevisivo già presente.v

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