Svizzera

Covid-19, respinte 56mila persone alla frontiera

Dallo scorso 13 marzo, ai valichi sono state inflitte anche una media di 150 multe al giorno. In Ticino poche multe legate al turismo degli acquisti

26 aprile 2020
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Dall'entrata in vigore delle misure di emergenza per il coronavirus, il 13 marzo, sono state 56'000 le persone a cui è stato rifiutato l'ingresso in Svizzera e in media al giorno sono state inflitte 150 multe. Lo ha comunicato l'Amministrazione federale delle dogane (Afd), confermando un'informazione in tal senso di Le Matin Dimanche.

Visti i numerosi rifiuti di entrata constatati nelle prime settimane, il Consiglio federale ha precisato le regole. In particolare il turismo d'acquisti è punibile con una sanzione di 100 franchi e sono previste multe anche per gli attraversamenti non autorizzati.

Per quanto riguarda le multe l'Afd non ha cifre dettagliate per ogni tipo di infrazione, ha indicato Donatella Del Vecchio, portavoce dell'Afd per la Svizzera romanda.

Le infrazioni legate al turismo degli acquisti - ha precisato Del Vecchio - sono poco numerose in Ticino a causa delle condizioni di entrata e di spostamento molto rigide esistenti al momento in Italia, mentre sono più frequenti per esempio nel cantone di Ginevra.

L'esercito ha dispiegato 50 professionisti e 750 militari di milizia in appoggio per il controllo delle frontiere. L’Afd utilizza anche elicotteri militari quale aiuto alle forze di terra.

Dal 13 marzo il Consiglio federale ha limitato le entrate alla frontiera con l'Italia. Ha poi esteso tale misura a Germania, Francia, Austria e Spagna.

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