Svizzera

Calano i parti plurigemellari in Svizzera

La diminuzione coincide con il cambiamento dell legislazione sulla procreazione assistita

25 marzo 2020
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Neuchâtel - Il numero di parti plurigemellari in Svizzera si è dimezzato tra il 2017 e il 2018, in concomitanza con il cambiamento del diritto federale in materia di procreazione medicalmente assistita.

Nel 2017 è entrata in vigore la revisione della Legge federale concernente la procreazione con assistenza medica (LPAM). Da quell'anno è sempre più raro che per ciascun ciclo di trattamento siano trasferiti in utero vari embrioni, indica oggi l'Ufficio federale di statistica in un comunicato.

Mentre tre anni fa l'introduzione nella donna di due o tre embrioni per ciclo riguardava ancora il 54% dei casi, nel 2018 questa percentuale è scesa al 29%, facendo diminuire la quota di parti plurigemellari della metà. Nel 2017 quelli plurimi rappresentavano il 16% del totale dei parti seguiti alla procedura di procreazione medicalmente assistita, mentre nel 2018 la quota è scesa all'8%.

Nel 2018 per avere figli si sono sottoposte a trattamenti medici 6012 coppie. Sebbene negli ultimi anni il numero di quelle che hanno seguito il trattamento sia tendenzialmente diminuito, la quota di donne che hanno poi avuto figli è in costante aumento: tra il 2014 e il 2018 si è passati dal 27% al 33%, indica inoltre l'UST.

In seguito alle procreazioni medicalmente assistite del 2018 sono venuti al mondo complessivamente 2154 nati vivi. Sessantadue neonati sono stati frutto di una donazione di sperma.

Nel 99% dei casi, la riproduzione assistita è stata richiesta a causa della sterilità, nello 0,5% per il rischio di trasmissione di una grave malattia. Questo dato annuale è nuovo nella statistica: la diagnosi prima del trasferimento in utero è infatti consentita solo dal settembre 2017.

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