Svizzera

Coronavirus, raccolta fondi della Catena della solidarietà

Quanto donato andrà ad aiutare le persone anziane o portatrici di handicap malate, che vivono isolate e che dipendono da aiuti esterni

Per via della situazione sanitaria, non sarà organizzato nessun centralino telefonico. (Foto d'archivio Keystone)
23 marzo 2020
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Molte persone si trovano in una situazione di emergenza a causa delle conseguenze del coronavirus. La Catena della Solidarietà lancia quindi, con il sostegno della Ssr, una campagna di raccolta fondi per garantire assistenza immediata e aiuto sociale in Svizzera.

Per cosa saranno usati i soldi

Scopo della colletta - indica l'ente assistenziale in una nota - è fornire un aiuto immediato "alle persone anziane o portatrici di handicap che sono malate, che vivono isolate e che sono dipendenti da aiuti esterni, oltre alle vittime di violenza famigliare".

I fondi raccolti serviranno anche per dare assistenza "ai senza tetto in stato di indigenza, alle persone che vivono in strutture ricettive (migranti, minori in difficoltà, malati) oltre che ad individui e famiglie gravemente colpiti dalle conseguenze economiche, sociali e sanitarie della pandemia".

Gli aiuti - precisa la nota - verranno utilizzati in Svizzera, "laddove l'intervento di Governo e Cantoni non sia sufficiente", soprattutto per quelle "persone che passeranno attraverso le maglie della rete sociale" e non beneficeranno dei fondi messi a disposizione da Confederazione e Cantoni per attenuare le conseguenze economiche di questa grave crisi.

Contatti con altre associazioni

La Catena della Solidarietà - puntualizza la nota - è in contatto con diverse organizzazioni per l'applicazione di aiuti d'emergenza, in particolare con Caritas Svizzera e le sue organizzazioni regionali, con la Croce Rossa Svizzera e le sue associazioni cantonali, con le associazioni regionali del Soccorso Operaio Svizzero, come pure con le organizzazioni cantonali e intercantonali di Pro Senectute.

"Le richieste di aiuto devono essere indirizzate direttamente a questi enti che sono meglio attrezzati per esaminarle ed esaudirle e possono fornire aiuto immediato", precisa la nota.

 

Ieri, il direttore di Caritas Svizzera Hugo Fasel aveva indicato all'agenzia di stampa Keystone-ATS che all'organizzazione assistenziale sono già arrivate centinaia di richieste d'aiuto via telefono. Vi sono ad esempio donne di pulizie impiegate in case private e che ora sono senza lavoro e non riceveranno l'indennità di disoccupazione, perché i loro datori di lavoro non le hanno regolarizzate. Molto toccato anche il settore delle mamme diurne e quello della ristorazione.

La Catena della Solidarietà precisa che sono da subito accettate donazioni online sul sito www.catena-della-solidarieta.ch o tramite e-banking sul conto postale 10-15000-6 con la menzione "Coronavirus". "A differenza delle raccolte regolari, per motivi logistici e sanitari non è possibile organizzare alcun centralino telefonico nazionale per le promesse di donazione".

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